1️⃣1️⃣ stick. Bevanda gustosa😋, caratterizzata da un buon rapporto qualità-prezzo (2,34 €)🤑
Impossibile caricare il contenuto multimediale. 1️⃣ PERCHÉ L’HO ORDINATO?🤷🏽♂️ Durante le pause di lavoro amo molto sorseggiare il caffè o bevande che lo contengono; purtroppo, però, il mio ufficio è sprovvisto di distributori automatici e il bar più vicino non è raggiungibile in pochi minuti. Questo il motivo per cui sovente ricorro ai preparati solubili, i quali non richiedono l’impiego di una moka o di una macchina per espresso, che sul posto di lavoro sono impossibilitato ad utilizzare. A catalizzare la mia attenzione su questo prodotto è stata, innanzitutto, la commistione tra Arabica e Robusta, due qualità di caffè dalle caratteristiche organolettiche antitetiche, che opportunamente miscelate danno vita ad un mix perfetto. Mi ha, inoltre, attratto la presenza del latte e, in particolare, dell’estratto naturale di cacao, il quale mi ha fatto immediatamente pensare alla mia non infrequente abitudine di mangiare un cioccolatino dopo aver sorseggiato una tazza di caffè oppure a quella , altrettanto ricorrente, di consumare al bar bevande come il “mocaccino”, il “marocchino” (o “vetrino”) o il caffè “mocha”. Mi sono sùbito venute alla mente le inebrianti sensazioni, che s’innescano quando gli aromi e i sapori di caffè e cacao si fondono; piaceri che già qualche secolo fa avevano stimolato la creatività dei nostri trisavoli, sfociata nella realizzazione di bevande come la “barbajada” milanese o il “bicerin” piemontese (solo per citarne qualcuna). Del resto, anche studi recenti sostengono che la commistione tra caffè e cacao generi degli effetti benèfici; in particolare, secondo questa ricerca, riduce l’ansia, favorisce la produttività e migliora la qualità del sonno😴. Quante chiacchiere per dire che ero curioso di provare questo prodotto...😜 2️⃣ IL PACKAGING.🎁 Questo “Mocaccino” è contraddistinto dal marchio “NESCAFÉ”, il quale, identificativo di una gamma di miscele solubili per preparare bevande a base di caffè, appartiene all’amplissimo portafoglio della multinazionale elvetica NESTLÉ, che opera in molti settori dell’industria alimentare con una miriade di brand diversi. È, in particolare, uno dei 3 “caffè speciali” della linea “Gold”, che, oltre ad esso, annovera il “Ginseng” e il “Ginseng da zuccherare”. Nell’àmbito della GDO viene commercializzato esclusivamente nel formato da 88 g, la cui confezione è rappresentata da un astuccio richiudibile in cartoncino, che contiene 11 stick monodose. Queste bustine, dal contenuto unitario di 8 g, sono realizzate in poliaccoppiato a prevalenza di polietilene a bassa densità (come rivela il codice di riciclo “C/LDPE 90”), ossia un materiale composto da plastica e alluminio non separabili tra loro, che è lo stesso di cui sono costituiti i sacchetti sottovuoto del caffè. Questo genere di imballaggio brilla per efficienza, in quanto, oltre ad essere resistente in fase di trasporto, crea un’efficace barriera contro gli agenti esterni (luce, umidità, ossigeno, odori, ecc.), garantendo un’appagante stabilità degli ingredienti, assicurata pure dal confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva). In effetti, all’interno non ho riscontrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Giova, tra l’altro, sottolineare che questo tipo di confezione può essere facilmente aperta senza l’impiego delle forbici, agendo sui settori appositamente tratteggiati, presenti sia sulla scatola che sulle singole bustine. Riguardo a queste ultime occorre, inoltre, rilevare che la loro presenza permette di portare al séguito la singola dose, che occupa molto meno spazio dell’astuccio. 3️⃣ L’ETICHETTATURA.⚠ L’etichettatura, in lingua italiana, è piuttosto chiara, ma di livello essenziale; il consumatore, comunque, trova tutte le informazioni strumentali ad un acquisto oculato. Dalla lista degli ingredienti emerge che il preparato è composto da zucchero, caffè solubile (21,7%), latte scremato in polvere (19,5%), sciroppo di glucosio, lattosio, cacao in polvere (2,7%), olio vegetale (cocco) e correttori di acidità (carbonati di sodio e acido citrico). È specificato che la fabbricazione avviene in Egitto, senza, però, precisare l’ubicazione dello stabilimento e il luogo di provenienza del caffè e del cacao. Tali delucidazioni non sono reperibili nemmeno sul sito web del fabbricante; scandagliando le sue pagine, riusciamo, però, a sapere che la catena di fornitura di cui NESCAFÉ si serve rispetta i principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale, così come apprendiamo che gli impianti che utilizza e i loro cicli produttivi sono validati da specifiche certificazioni, le quali, presupponendo una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare. L’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 365 kcal (grassi: 2,1 g, dei quali 1,2 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 74,8 g, di cui 47,6 g di zuccheri; proteine: 11,7 g; fibre: 6,1 g; sale: 0,35 g). Viene segnalata l’assenza di glutine, precisando, inoltre, che gli ingredienti evidenziati in grassetto (latte e lattosio) possono provocare reazioni in persone allergiche o intolleranti, che, fortunatamente😌, a casa mia nessuno ha registrato. Non ci sono, invece, chiarimenti riguardo alla compatibilità della bevanda con i vari regimi alimentari. Sul fondo dell’astuccio e sulla singola bustina sono impressi in modo ben visibile il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato piuttosto avanti nel tempo (circa 10 mesi rispetto al momento della consegna). Ricordo a me stesso che tale data rappresenta la soglia temporale fino alla quale il preparato mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente, ossia in luogo asciutto e lontano da fonti calore. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto (che, come già detto, è di 88 g per l’intera scatola e di 8 g per lo stick monodose), affiancata dalla “℮”, che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea. 4️⃣ LA BEVANDA☕😋. Data la presenza della caffeina, seppur non eccessiva, solitamente evito di consumare la bevanda in tarda serata. La preferisco calda; ma, d’estate, anche fredda non è male: è abbastanza dissetante; in ambi i casi è facilmente digeribile😊, per cui, al di là di quelle che sono le mie abitudini, è sostanzialmente adatta ad ogni momento della giornata, soprattutto se non si hanno problemi d’insonnia. La sua preparazione è piuttosto semplice e rapida; identica a quella del caffè solubile, è validamente illustrata sul lato esterno della confezione. ⚠Inutile dire che non deve assolutamente essere utilizzata la moka; un tentativo in tal senso potrebbe essere pericoloso, in quanto può portare allo scoppio della caffettiera. Per la moka esistono preparazioni specifiche (utilizzabili anche con la macchina per espresso), che sono differenti da questa solubile, sia per lavorazione che per macinatura. La polvere si scioglie molto bene, senza fare grumi; l’importante è che la dissoluzione avvenga con acqua o latte sufficientemente caldi; per cui, anche laddove si preferisca consumarlo freddo, si dovrà necessariamente eseguire questo passaggio preliminare a caldo, durante il quale già comincia a sprigionarsi un piacevole odore di caffè, latte e cacao (quest’ultimo, in verità, si diffonde nell’aria appena si apre la bustina). La bevanda che si ottiene ha un colore marrone leggermente scuro ed è sormontata da una schiuma vellutata molto più chiara. La sua densità dipende dalla proporzione scelta tra acqua (o latte) e polvere, che naturalmente condiziona anche l’intensità del sapore, al quale il produttore attribuisce un punteggio, a mio giudizio pressapoco corretto, di 4/10. Egli, in particolare, consiglia di versare il contenuto della bustina in una tazzina e di aggiungere gradualmente 50 ml di acqua calda non bollente, mescolando con un cucchiaino sino a quando la polvere non si sia completamente sciolta. Il gusto è piuttosto morbido e la dolcezza di grado contenuto; personalmente, essendo abituato a bere il caffè amaro, non aggiungo zucchero. Al termine della degustazione rimane in bocca per un bel po’ di tempo un gradevole sapore avvolgente e tonificante, che è il portato della corretto bilanciamento tra caffè, latte e cacao. Nulla vieta di alterare la proporzione tra questi 3 ingredienti con l’ulteriore aggiunta di uno di essi, oppure di arricchire il sapore della bevanda con altre fragranze. Possiamo, ad esempio, aggiungere una spolverata di cacao, una spruzzata di panna, delle scagliette di cioccolato, delle zeste di arancia, dei semi di finocchio, della menta, del latte di mandorla, ecc. (la lista è infinita). Va, inoltre, considerato il possibile utilizzo di questo preparato per la realizzazione di dolci (come, cheesecake, ciambelloni, crostate, pan brioche, salami, torte, ecc.) e gelati, aggiungendo, a seconda dei casi, direttamente la polvere all’impasto oppure dopo averla sciolta. 5️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽💻 Le argomentazioni dedotte nelle righe che precedono e le conseguenti considerazioni sviluppate mi portano ad esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla qualità e sulla gradevolezza del prodotto, da cui discende una valutazione di congruità riguardo al prezzo di 2,34 euro, al quale viene attualmente venduta la confezione da 88 g, sufficiente per 11 preparazioni. Un importo, equivalente ad un costo unitario di circa 21 cent, che, sulla scòrta di un’analisi comparativa piuttosto accurata, reputo anche alquanto competitivo, soprattutto se si tiene conto dell’affidabilità correlata al brand in commento.Leggi di più
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MA CHE ROBA E' ??
Carissimo Nestlè (Nestlé-café = Nescafé)... lo choc gusto-olfattivo di questo solubile è stato tale da liberarmi dalla dipendenza da caffeina e dal desiderio del caffè in ogni sua forma. Partendo dal fatto che non serve una Laurea in Caffetteria per distinguere un mocaccino da un marocchino da un espressino, quando leggo "mocaccino" mi aspetto un mocaccino, non certo la bevanda che si ottiene con questo preparato solubile dal sapore inqualificabile. Io metterei la parola "mocaccino" tra virgolettesulla scatola, perché il sapore è quello di uno yogurt al caffè. Nonostante la composizione, in cui al primo posto c'è il latte, questo è in tutto e per tutto un preparato solubile per ESPRESSINO, ovvero un caffè ristretto con crema di latte e cacao. Di fatti, Nestlè raccomanda di scioglierlo in una tazzina per espresso, mentre il mocaccino vero (100 ml) è a metà strada tra caffè (50 ml) e cappuccino (150 ml). ANCHE VOLENDO SEGUIRE LE ISTRUZIONI... La bustina da 88 grammi non si scioglie completamente né in 50 ml né in 100 ml. Serve più liquido per non avere un sapore concentratissimo, per niente gradevole, quindi la cosa migliore è berlo in tazza grande. Allungandolo, però, l'acquisto non è più giustificato perché diventa uguale a un preparato per cappuccino a cui aggiungi il cacao in polvere che hai nella dispensa per ottenere la stessa bevanda. IL SAPORE No, non si avvicina lontanamente a quello del mocaccino. Il gusto è molto forte e, cosa strana, non corrisponde a quello che ci si aspetterebbe leggendo la lista degli ingredienti. Al primo posto troviamo latte scremato in polvere 24,5%, caffè solubile 22% e cacao 2,5% (ovvero una miscela per preparare un semplice cappuccino spolverizzato di cacao.) Il latte è al primo posto (cioè in quantità prevalente) eppure è il caffè che copre tutto il gusto. Significa che il latte è di scarsa qualità e/o scrematissimo e che il caffè è fortissimo. TENTATIVO TAZZA PICCOLA Questo solubile si presta alla preparazione in tazza piccola come dicono loro, ma solo a patto di usare MEZZA BUSTINA, ottenendo un ESPRESSINO dal sapore cattivo. Buone notizie quindi per gli amanti dell'espressino, che con una scatola da 10+1 bustine possono ottenere 22 tazzine di espressino. LA SCHIUMA MI PREOCCUPA In genere, la schiuma è considerata un elemento di puro piacere. In realtà, i consumatori ABITUALI di caffè e cappuccino non dovrebbero sottovalutare la combinazione di zucchero+grassi+caffeina. La schiuma di questo preparato è MOLTO GRASSA e per questo MOLTO COMPATTA. Non aspettatevi una schiuma ariosa e fluffosa, ma una patina superficiale bella spessa che resta nettamente separata dalla parte liquida della bevanda. IL PROBLEMA DA FAR PRESENTE (AI NON-CHETOGENICI) E' QUESTO... E' una schiuma del tutto simile a quella del BULLETPROOF COFFEE (o Keto butter coffee) della dieta chetogenica, compatta in quanto ad alta concentrazione di grassi (e così dev'essere ai fini chetogenici). La schiuma del caffè chetogenico è una cosa PIU' FUNZIONALE CHE SCENOGRAFICA. Viene preparata frullando un bel pezzo di burro non salato - oppure un olio MCT (medium chain triglycerides) - da unire al caffè amaro. Lo scopo dei grassi nel caffè è quello di ottenere gli effetti che seguono e vorrei dire che ho scelto il regime chetogenico nel 2017 dopo aver fatto le mie ricerche e non parlo per sentito dire: 1) indurre/favorire/prolungare lo stato metabolico chiamato CHETOSI che ha effetti rapidi sulla perdita di peso e sulla performance mentale/intellettuale: migliora la CONCENTRAZIONE, la CHIAREZZA MENTALE e l'ENERGIA FISICA sul lavoro 2) avere un SENSO DI SAZIETA' PROLUNGATO per molte ore (per chi vuole perdere peso evitando gli spuntini e riducendo il numero dei pasti ai fini dello smaltimento delle riserve di adipe (CICCIA) che viene usato come carburante al posto dei glucidi da carboidrati) 3) avere un RILASCIO COSTANTE GRADUALE DELLA CAFFEINA per molte ore successive (stato vigile prolungato indotto e produttività). I grassi nel caffè prolungano gli effetti della caffeina, che, diversamente, una volta assorbita, si distribuisce rapidamente in tutti i tessuti, ha un picco dopo 45 minuti e un calo a piombo dopo poche ore. Normalmente l’effetto massimo della caffeina si avverte in poco meno di un’ora dal consumo e persiste per 3-4 ore circa. I grassi estendono lo stato vigile a più di 12 ore successive. Chi soffre di insonnia DOVREBBE EVITARE QUESTO SOLUBILE DEL TUTTO. Un normale caffè zuccherato lo terrà sveglio per molte meno ore. Funziona anche nei casi di assuefazione come il mio (sono rimasta sveglia per più di 24 ore) I chetogenici POSSONO PERMETTERSI i grassi nel caffè IN QUANTO la loro è una dieta in cui i carboidrati sono ridotti al minimo (20g al giorno). Il caffè con aggiunta di grassi è una bevanda FUNZIONALE - SPECIFICA per quel tipo di regime alimentare aglucidico, oltre che funzionale al digiuno intermittente. Al contrario, il caffè dei pastasciuttari della dieta meriterranea non dovrebbe contenere grassi (latte intero, panna, creamers). Il mix di caffeina, grassi e zuccheri di questo "mocaccino" rappresenta una scelta, giorno dopo giorno, molto sbagliata. Il caffè di chi consuma normalmente carboidrati sotto forma di pane, pasta, patate, legumi e frutta fresca non dovrebbe prevedere l'aggiunta di grassi. Chi non limita i carboidrati dovrebbe aggiungere solo lo zucchero, perché a livello metabolico la combinazione zucchero+grassi porta direttamente all'obesità e a tutte le malattie legate al sovrappeso (cardiovascolari, ipertensione, diabete, ictus e processi infiammatori a tutti i livelli, ovvero tumori). Parentesi sugli "zuccheri": le neuropatie degenerative (Demenza e Alzheimer) sono anch'esse direttamente collegate all'alimentazione e all'assimilazione dei carboidrati raffinati. Quando sono anche ereditarie, il consumo di carboidrati raffinati è un tasto Fast Forward. Sono affermazioni supportate dalla (cronologia della) pubblicazione degli studi sull'argomento, fruibili nel Web in lingua inglese. Il 90% dei nostri medici di base e purtroppo anche degli specialisti non ne sa assolutamente niente e continua a consigliare 5 pasti al giorno, la dieta meditarranea e "la colazione è il pasto più importante della giornata". Io personalmente, da 4 anni salto colazione e pranzo, mangio una sola volta al giorno alle 16:00/17:00, dopo di che la cucina chiude, ho perso 15 kg e le mie analisi mostrano valori da persona sana (al contrario di prima). MORALE DELLA FAVOLA Ritrovarsi questo bello strato di patina grassa nel caffè senza motivi giustificati da uno specifico regime alimentare non ha senso ed è oltretutto dannoso. Il consumo abituale di zucchero e grassi apre la corsia preferenziale e la fila veloce ad alszheimer, diabete, demenza, o infarto (a seconda della propria particolare disposizione). SONO RIMASTA SVEGLIA PIU' DI 24 ORE Nel caso specifico di questo preparato solubile, è confermato che con questa presenza di grassi nella schiuma il rilascio della caffeina è lento, ragion per cui si resta vigili a lungo. INFATTI, pur essendo una forte bevitrice di caffè ed assuefatta alla caffeina, con una tazza di questo preparato sono rimasta sveglia 25-26 ore, quando normalmente dormo benissimo. ANALISI RECENTI ALLA MANO Prima di aumentare la quantità di grassi nella dieta ai fini (comprovati) dimagranti, anoressizzanti e corroboranti, assicuratevi di (1) avere le analisi generali recentissime alla mano, (2) l'okay di un medico direttamente competente (no medico di base) che vi dice che potete (3) tenere bassissimi i carboidrati nella dieta. Alcuni di noi vivono bene limitando i grassi, altri limitando i carboidrati - le regole nono sono universali. Il libro che meglio spiega la correlazione tra dieta ricca di grassi e perdita di peso è "The Big Fat Surprise: Why Butter, Meat and Cheese Belong in a Healthy Diet" di Nina Teicholz (ordinabile con Amazon). Aggiungerei che la schiuma di questo "mocaccino" è anche aspra. Appena la bevanda si raffredda un minimo, potete spalmarvela sul pane come fosse UNA ROBIOLA al caffè. ACQUA O LATTE? Ho provato a prepararlo in diversi modi per dare un senso a questi €2,49 ma comunque lo fai non viene mai buono. In tutti i casi ho provato un sorso e ho buttato via il resto. Una delle due scatole che avevo acquistato se ne è andata così, Sciogliendolo in acqua calda, la quantità di latte in polvere è talmente minima che serve aggiungerne dell'altro. Sciogliendolo nel latte le cose migliorano un pochino, ma il sapore resta deciso. Non è una bevanda confortevole per un risveglio o per una pausa soft. C'è qualcosa di sbagliato nella formula. Credo che venga venduto come MOCACCINO per ampliare l'offerta Nestlè, ovvero solo per marketing del prodotto. Certamente incontra il gusto di qualcuno, ma è sbagliato chiamarlo mocaccino. UNICA NOTA POSITIVA, il sapore cattivo mi ha traumatizzato le papille e tenuta lontana qualche giorno da caffè e latte. Insistendo con questo prodotto, potrei curarmi dalla dipendenza da caffelatte e cappuccino e riuscire a passare finalmente al the verde che dovrei consumare nelle mie pause se fossi leggermente più intelligente. AGGIORNAMENTO al 16/1/2021 Dalla data iniziale della recensione ho smesso di bere caffè in ogni sua forma grazie a questo solubile. Non ne sopporto neanche quello che prima definivo aroma o profumo. Associo il caffè al bruciore di stomaco con reflusso causato dalla schiuma acida di questo prodotto. AGGIORNAMENTO AL 17/2/2021 A causa di questo solubile, il caffè come bevanda non mi piace più e l'ho evitato per settimane. Ho avuto una crisi di astinenza con tachicardia e convulsioni violente che mi impedivano di respirare e per le quali stavamo per chiamare un'ambulanza. Sono stata io a dire che poteva essere la caffeina. Ho bevuto caffè dai 14 anni ai 49 ininterrottamente. Mi è capitato in passato di ridurne il consumo, con sintomi da astinenza lievi come mal di testa, instabilità e tremori, ma non lo avevo mai eliminato del tutto con sintomi uguali al sovradosaggio quasi letale. Sono tornata alla caffeina in altre forme: metto 1 cucchiaino di normale caffè per la moka biologico negli smoothies e nello yogurt. L'odore e il sapore del caffè mi riportano ancora indietro all'esperienza con questo "mocaccino" ma vengono coperti da quelli del cocco, dell'avocado e del burro d'arachidi. AGGIORNAMENTO AL 19/3/2021 Ho fatto pace col caffè grazie a Kimbo ed ho anche scoperto un metodo di preparazione PAZZESCO che tira fuori aroma a e sapore: - accendere il bollitore per l'acqua - mettere sulla tazza/tazzina un comune colino a rete - riempire il colino con 1 cucchiaino colmo di caffè macinato (per tazza) - versare l'acqua bollente sulla polvere Questo è il miglior metodo di preparazione del caffè filtrato. Meglio il colino dei costosi filtri (comunemente detti dripper). Provare per credere.Leggi di più
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