4 film di Xavier Dolan da vedere oltre a Mommy: J'ai Tué ma Mère

martedì 16 dicembre, 2014

Enfant non lo è più tanto, ma prodige lo resta. Xavier Dolan, cineasta canadese classe '89, è portato in palma di mano dalla critica sin dalle prime precoci prove artistiche. Dopo l'uscita di Mommy, premio della Giuria alla 67esima edizione del Festival di Cannes, azzardiamo un flashback: una panoramica, da oggi e per i prossimi quattro giorni, sui primi quattro film d'un percorso che si schiude al pubblico al volgere dei vent'anni, con una maturità ed un'impronta da subito marcate, e che oggi, confermandosi con Mommy, lascia presagire uno sviluppo autoriale da tenere d'occhio.

1. J'ai Tué ma Mère (2009) [MORE]

Venti anni e non sentirli. L'esordio di Xavier Dolan avviene all'insegna di una coscienza stilistica che si manifesta non solo nell'ammaliante eleganza visiva del film, facilmente scambiabile per la classica "muscolarità" dell'esordiente, quanto per il connubio tra forma e sostanza: c'è agilità, ma anche fragilità, tutta la sofferta genuinità d'un racconto sentitamente raccontato con arte. La storia è quella di un rapporto conflittuale tra un giovane adolescente e la madre divorziata. Al nerbo drammatico - dialoghi, sceneggiatura, sviluppo narrativo - si associano guizzanti intuizioni estetiche (le inquadrature decentrate ed isolanti, gli interni nella penombra asfittica, litigi e confronti notturni che sembrano veglie sonnambulistiche), mentre s'avanza a microtraumi, a tragedie sfiorate che implodono nell'intimità. La macchina da presa s'avvicina, sfiora, ma raramente invade.

Il finale è uno spegnimento delicato, toccante, che rifugge il coup de théâtre, eppure colpisce come la scudisciata d'una piuma. Nel binomio tra la sicura identità della veste visuale e la sofferta genuinità di una storia che appare come confessata, risiede la misura dell'opera prima di Dolan. Tre premi al Festival di Cannes 2009, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs.

LA SCENA: due ragazzi fanno l'amore sul pavimento di uno studio che stanno dipingendo con pennellate gocciolanti alla Pollock. La macchina da presa li spia dall'alto, in un ralenti singhiozzante di jump cut, tra l'accartocciarsi di giornali setosi come lenzuola improvvisate alla peggio ed il colore che impiastriccia con la viscosità d'una passione giovanile. Come sempre nei film di Dolan, la musica prende la scena: in questo caso, la sequenza è ritmata dall'electro-pop della band belga Vive la Fête col pezzo Noir Désir.

REGIA: Xavier Dolan
ATTORI: Anne Dorval, Xavier Dolan, François Arnaud, Suzanne Clément, Patricia Tulasne
MUSICA: Nicholas Savard-L'Herbier
SCENEGGIATURA: Xavier Dolan
GENERE: Drammatico
DURATA: 96 min
PAESE: Canada
ANNO: 2009

(...continua...)

Antonio Maiorino