Il messaggio d'addio. A Novara risse tra gli amici della 14enne ed i "bulli"
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Il messaggio d'addio. A Novara risse tra gli amici della 14enne ed i "bulli"

martedì 8 gennaio, 2013

NOVARA, 08 GENNAIO 2013 - La quattordicenne ha probabilmente scelto di togliersi la vita nella notte tra Venerdì e Sabato, gettandosi dal balcone dell' appartamento in cui viveva a Novara. Gli amici della giovane hanno immediatamente accusato "i bulli" che erano soliti riempirla di insulti.

Le dure parole degli studenti dell'Itc Pascal di Romentino lasciano poco spazio ai dubbi: la bella era stata presa di mira da alcuni coetanei e, nonostante alcuni giornali abbiano fatto riferimento a problematiche familiari, la realtà dei fatti è che la quattordicenne era stanca di dover combattere quotidianamente contro chi la feriva verbalmente.

Forse non se ne rendevano conto, i "bulli". Probabilmente, troppo giovani, non capivano che la violenza psicologica può, talvolta, essere più dannosa di quella fisica. Complice la giovane età e la precoce consuetudine di approcciarsi alla vita cercando di apparire "grandi", i ragazzi si sono lasciati "prendere la mano".

Non è insolito, al giorno d'oggi, vedere i ragazzini assumere atteggiamenti crudeli per sembrare più forti agli occhi degli altri, per cercare di ritagliarsi qualche momento di "gloria" adolescenziale. Non si rendono conto, però, che tagliando fuori con cattiveria alcuni coetanei dall' "elìte" dei "più popolari", essi possono maturare un senso di frustrazione e vergogna che può causare seri traumi.

Carolina non era pronta ad affrontare tutto questo, perciò ha deciso di farla finita. Il suo ultimo messaggio su Facebook è stato: «Con la gente ho già avuto troppa pazienza, non voglio più perdere tempo».

Quella notte, prima di lanciarsi nel vuoto, ha scritto un biglietto indirizzato ai familiari: «Scusate se non sono forte, mi dispiace. Tati, amiche mie, vi voglio bene. Non è colpa di papà».

Le autorità non hanno commentato con i giornalisti delle parole d'addio della ragazza, ma hanno confermato che si è trattato di suicidio. Mentre si cerca di fare luce sugli ultimi messaggi della giovane, a Novara il clima è particolarmente teso: la tragedia ha colpito tutti.

Fonti giornalistiche hanno reso noto che è scoppiata una rissa proprio nel luogo in cui Carolina era solita recarsi, alle "Mura" della zona Castello. Qui gli amici della quattordicenne avrebbero affrontato coloro i quali ritengono essere i responsabili del suicidio dell'adolescente.

Uno dei ragazzi che aveva a che fare con chi era solito attaccare la giovane ha dichiarato al "Corriere della Sera": «Non sono un bullo, con Carolina ho sbagliato, ma non ho fatto il bullo. È vero, qualcuno con lei è andato giù pesante, altri ci hanno preso gusto e io gli sono andato dietro. Con quel suo modo di fare lei mi faceva arrabbiare e le ho girato le spalle. Perché… Non lo so nemmeno io il perché, era così e basta. Quando ho capito che avevamo esagerato e le ho chiesto scusa, ormai era troppo tardi. Adesso tutto, anche quello che dico, è inutile. Almeno per lei…».

Tra la rabbia ed i sensi di colpa si cerca di porre fine alla tensione psicologica che la tragedia ha causato: l'istituto Pascal di Romentino è controllato da Carabinieri in borghese ed emerge che molti giovani continuano a gridare ai "bulli": «Ve la faremo pagare».

Altri studenti, probabilmente più lucidi, cercano invece di far capire ad ambo le parti che la morte è stato un chiaro esempio di cosa possa causare il bullismo, invitando i coetanei a mantenere la calma e porre fine alle violenze.

I funerali di Carolina si terranno Mercoledì 9 Gennaio, ad Oleggio (Novara) alle ore 14,30. I familiari hanno reso noto che la cerimonia si svolgerà in forma privata: «Non desideriamo che ci siano curiosi e persone al di fuori dei parenti e degli amici più stretti».

(Foto da notizie.it)

Alessia Malachiti


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