Caso Ilaria Alpi, ritratta il supertestimone "In carcere c'è un innocente"
Cronaca Lazio

Caso Ilaria Alpi, ritratta il supertestimone "In carcere c'è un innocente"

lunedì 16 febbraio, 2015

ROMA, 16 FEBBRAIO 2015 - Avrebbe ritrattato il super testimone dell'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Secondo quanto dichiarato, in carcere non si troverebbe il reale esecutore ma un innocente.[MORE]

Ahmed Ali Rage, unico testimone del vile omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e del cameraman Miran Hrovatin, avrebbe dichiarato che, il somalo Omar Hashi Hassan, "l'uomo in carcere accusato" del delitto "è innocente".

Il testimone, soprannominato Jelle, risultante irreperibile per l'Italia, è stato intervistato dalla redazione di Chi l'ha visto? a cui ha dichiarato di aver mentito, nella testimonianza al pm Franco Ionta, per ricevere denaro dallo stato italiano "io non ho visto chi ha sparato. Gli italiani avevano fretta di chiudere il caso e mi hanno promesso denaro in cambio di una testimonianza al processo". Il giorno del processo però, Ali Rage non si presentò, fuggì all'estero ma le sue dichiarazioni furono sufficienti per condannare all'ergastolo il giovane Omar Hashi Hassan.

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin si trovavano a Mogadiscio, Somalia, per indagare su traffici illeciti, riguardanti armi e rifiuti tossici, tra l'Italia e l'Africa, caso in cui si sospettava la connivenza dei servizi segreti italiani e del coinvolgimento diretto del settore governativo della cooperazione.

Il duplice omicidio avvenne il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio, attualmente, dopo 21 anni, l'unico colpevole riconosciuto, nonchè unica persona indagata è Hashi Hassan, che giunse a Roma per testimoniare su presunte violenze perpetrate da militari italiani nei confronti della popolazione somala. Dopo l'arresto e il rinvio a giudizio, l'imputato è stato assolto in primo grado, condannato all'ergastolo in appello e definitivamente, in Cassazione, alla detenzione carceraria per 26 anni, presso il penitenziario di Padova, dove attualmente è detenuto.

Andrea Vianello, direttore di Rai Tre, in merito all'intervista ha dichiarato che l'eccezionalità del documento potrà essere di indubbio rilievo per la riapertura del caso da parte degli inquirenti. Una vicenda tristemente oscura le cui vittime "aspettano invano giustizia da tanti anni".

 

Fonte foto: ecoblog.it

Ilary Tiralongo


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