Grecia, Angela Merkel: "Se fallisce l'euro fallisce l'Europa"
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Grecia, Angela Merkel: "Se fallisce l'euro fallisce l'Europa"

lunedì 29 giugno, 2015

ATENE, 29 GIUGNO 2015 - All'indomani della rottura delle trattative con Atene, la cancelliera Angela Merkel, nel corso dell’assemblea dei conservatori tedeschi in occasione dei 70 anni della Cdu, ha detto: «Se fallisce l'euro fallisce l'Europa. L'Europa deve essere in grado di trovare un compromesso di fronte a ogni sfida. Se la capacità di trovare compromessi va perduta, anche l'Europa è perduta ». [MORE]

La cancelliera tedesca ha definito l’Ue «un progetto meraviglioso», spiegando che può durare a lungo solo se solidarietà e responsabilità individuale stanno assieme. «Per questo – ha detto- si deve lottare per questi principi. Certo si potrebbe cedere nella lite, ma così nel medio e nel lungo periodo ci faremmo dei danni».

Sulla Grecia la Merkel auspica un compromesso affermando che «L'Europa è piu' forte di qualche anno fa» e che «la Grecia ha ricevuto un'offerta generosa». «Ci sono regole e principi sulle quali la moneta unica è costruita», ha proseguito. La cancelliera ha poi così concluso: «se il governo greco dopo il referendum vorra' proseguire le trattative non diremo no».

Il prossimo 5 luglio, infatti, i greci saranno chiamati a votare per approvare o meno un accordo con i paesi dell’eurozona che salverebbe il paese dalla bancarotta. Ad annunciare il referendum è stato il primo ministro greco Alexis Tsipras venerdì 25 giugno.

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, dal canto suo, ha spiegato che le istituzioni non hanno mai posto un ultimatum alla Grecia: «l'uscita della Grecia dall'Euro non è mai stata un'opzione. Il gioco del governo Tsipras di essere da solo contro gli altri 18 paesi della moneta unica non conviene a nessuno, e soprattutto non conviene alla grande nazione greca».

Il presidente si è detto «rattristato dallo spettacolo che si è dato in Ue», «la buona volontà è evaporata, egoismi e giochi tattici o populisti hanno avuto la meglio dopo tutti gli sforzi fatti, mi sento tradito perché non si prende in considerazione gli sforzi personali e degli altri», ha aggiunto. Juncker ha poi chiesto ai greci di votare sì al referendum di domenica sull'offerta dei creditori: «Votare no vorrebbe dire che la Grecia dice no all'Europa. Un voto contrario sarebbe «disastroso».

[foto: bresciaoggi.it]

Antonella Sica
 


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