Manovra, Squinzi: "No porcate in Parlamento". I sindacati proclamano 4 ore di sciopero
Economia Lazio

Manovra, Squinzi: "No porcate in Parlamento". I sindacati proclamano 4 ore di sciopero

lunedì 21 ottobre, 2013

ROMA, 21 OTTOBRE 2013 – Come avevano preannunciato, all’indomani della presentazione della Legge di Stabilità, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore - con manifestazioni dislocate nel livello territoriale – per il prossimo mese. È la risposta decisa da per dare forma alla contestazione dei contenuti della legge di stabilità. Ad annunciarlo, i tre segretari Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso di una conferenza stampa.

In particolare, evidenzia il segretario generale della Uil Angeletti: «Con questa legge di stabilità abbiamo condannato il Paese alla stagnazione quando la crescita deve essere la priorità. Anche se ci fosse una modestissima riduzione dei carico fiscale sarebbe simbolica e del tutto inefficace. La legge condanna all’impossibilità di recuperare i posti di lavoro e non è allarmismo immaginare che il tasso di disoccupazione dei giovani non farà altro che aumentare».

Intanto, nemmeno Confindustria – attraverso il suo presidente, Giorgio Squinzi - rimane in disparte: «C’è il forte timore che nel passaggio da decreto a legge saltino fuori le solite porcate, porcherie, di cui abbiamo larga esperienza nel passato: mi auguro che questo non avvenga».

Invece, dal parte del governo - prima dell’annuncio dell’agitazione delle parti sociali – il viceministro dell’Economia Stefano Fassina aveva affermato: «Il governo Letta, come tutti i governi europei si trova a muoversi in vincoli stringenti e tutti dobbiamo averne consapevolezza. Lo sciopero «potrebbe rappresentare per il governo un momento di difficoltà». La legge di stabilità non contiene alcun maxi-sconto alle banche. Le misure inserite hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle Pmi». Fassina ha concluso che «nel percorso parlamentare punterà ad indirizzare la legge nella direzione dell’equità e del sostegno ai produttori. Spero di utilizzare meglio le risorse dell’Irpef e trovare ulteriori risorse per i Comuni».

(Fonte: Ansa. Foto: notizie.tiscali.it)

Rosy Merola [MORE]
 


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