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Terminata la missione Usa in Iraq

Gaia Seregni
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Terminata la missione Usa in Iraq
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BAGHDAD, 16 DICEMBRE 2011 – Si è conclusa ieri, con la cerimonia dell’ammaina bandiera, la missione militare in Iraq da parte degli Stati Uniti. All’evento era presente il segretario alla Difesa americano, Leon Panetta, ma, come a sottolineare la loro avversione per gli americani, non si è presentato nemmeno un ministro iracheno.[MORE]

Gli ultimi 4mila soldati americani ancora in Iraq lasceranno il Paese entro il 31 dicembre, in base a un accordo stipulato tra Washington e Baghdad nel 2008. Sono passati ormai nove anni dall’invasione ordinata dall’allora presidente George Bush, decisione che non è rimasta senza tristi conseguenze. Agli americani questa guerra è costata quasi 4500 morti e 30mila feriti, mentre le stime più caute parlano di almeno 100mila vittime tra gli iracheni.

<<Potete essere sicuri che il vostro sacrificio ha davvero aiutato il popolo iracheno a lasciarsi alle spalle la tirannia>> con queste parole Panetta ha reso omaggio ai suoi soldati.
Dopo di che, ammette: <<L’Iraq sarà messo alla prova nei giorni a venire dal terrorismo, da coloro che vogliono creare divisioni, da problemi economici e sociali>>. Oggi l’Iraq è un Paese con libere elezioni, impensabile ai tempi di Saddam Hussein, ma rimangono ancora molti problemi irrisolti: come la guerra interconfessionale tra sunniti e sciiti o come il radicamento di Al Qaida.

Panetta ha promesso che Washington non abbandonerà l’Iraq e ha affermato che Baghdad continuerà ad avere negli Stati Uniti <<un amico ed un partner convinto>>. Nonostante queste parole di amicizia, gli iracheni sono stati ben felici del ritiro delle truppe americane dal loro Paese e hanno festeggiato, ieri sera, a Falluja, città simbolo della resistenza agli stranieri, bruciando bandiere americane e innalzando foto di cadaveri di soldati Usa.

Gaia Seregni

(fonte foto: ultimenotizie.tv)


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Scritto da Gaia Seregni

Giornalista di InfoOggi

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