ROMA - Arrestato nella giornata di ieri G. P., l'uomo che nel 1975 è stato accusato di aver ucciso Pier Paolo Pasolini, per avere ridotto in fin di vita un uomo e rischiato di provocare incidenti sulla strada che collega Roma a Fiumicino. G.P. si trovava a bordo della sua auto, quando è stato notato da alcuni automobilisti in atteggiamenti violenti nei confronti dell'uomo seduto a lato passeggero. La colluttazione tra i due ha fatto si che l'auto cominciasse a sbandare rischiando di provocare incidenti a catena. L'auto si è ribaltata, G.P. in stato di ebbrezza, come confermato dopo dalla polizia, è riuscito ad uscire dalla sua auto a scavalcare il guard rail e a correre verso la campagna, all'altezza dello svincolo per Civitavecchia.
In quel momento si trovava sulla strada una pattuglia della Polaria che ha notato quanto stava accadendo. Subito è scattato l'inseguimento. Pelosi, ferito ed ubriaco, è stato bloccato dopo poco, arrestato e condotto all'ospedale, dove si trova tuttora ricoverato in terapia intensiva.
L'uomo ferito che stava con lui - Olimpio Marocchi, 41 anni, numerosi precedenti alle spalle per rapina a mano armata e reati contro il patrimonio - è stato trasferito al San Camillo, dove versa in condizione disperate. adesso dovrà rispondere di omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.
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