Interviste

E' uscito il nuovo singolo di Joe Barbieri dal titolo "FELICITA'".

“Un’occasione per esprimere la mia gratitudine per quello che sto provando in questo periodo felice della mia vita musicale”.

Queste, le parole di Joe Barbieri, in occasione dell’uscita del nuovo singolo dal titolo “FELICITÁ”, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 9 giugno 2023.

Segue l’intervista al musicista.

Ciao Joe, è uscito da pochissimi giorni il tuo nuovo singolo dal titolo “Felicità”, un famosissimo brano di Al Bano e Romina Power di matrice ultra-pop rivisitato con un sound alternativo. Com’è nata questa idea?

È nata un giorno in cui sono stato invitato come ospite a un programma in televisione. Un po’ per gioco, mi era stato chiesto di cantare questa canzone a modo mio e nel replicarla, mi sono subito reso conto di quanto mi piacesse. Mi dava una grandissima gioia. Questa canzone contiene parole che tutti abbiamo ascoltato negli anni e che non hanno ancora esaurito il loro valore. L’ho ripresentata perché sia di buon auspicio per questa fase “felice” della mia vita in cui sto festeggiando i miei 30 anni di carriera. Lanciare questa canzone mi permette in qualche modo di esprimere la gratitudine che provo per essere arrivato fino a questo punto.

“Felicità” è solo uno degli innumerevoli brani che, in particolar modo negli anni 80, hanno fatto cantare e ballare gli italiani. Che cosa pensi della musica di quel periodo?

Prendo in prestito le parole di Fossati «Alzati che si sta alzando la canzone popolare» per esprimere il profondo rispetto che nutro verso tutti quei brani che, nel corso degli anni, sono stati in grado di far cantare un Paese intero, riuscendo a infondere in tante persone allegria o commozione. Parliamo di canzoni che, con la loro leggerezza, sono state capaci di delineare alcuni tratti caratteristici di un popolo.

Questo singolo fa da sfondo a un bellissimo traguardo che hai raggiunto, cioè 30 anni di attività musicale. Dopo tutto questo tempo, la passione per la musica è rimasta la stessa oppure è mutata?

È cambiata, certo, ma non diminuita. Adesso sono più consapevole del mio linguaggio e all’istinto è subentrata la consapevolezza. Il tempo mi ha dato la possibilità di proseguire la mia formazione per cercare di dare alle persone sempre qualcosa di genuino e valido.

Per festeggiare questo traguardo, è stato pubblicato lo scorso Ottobre il tuo ultimo album dal titolo “tratto da una notte vera”. Di cosa parla questo disco?

Questo disco contiene una carrellata di canzoni che mi hanno accompagnato in questi 30 anni con l’aggiunta anche di nuovi brani e la collaborazione di bravissimi musicisti quali Pietro Lussu (pianoforte), Bruno Marcozzi (percussione e batterie) e Daniele Sorrentino (contrabbasso). E' l'estensione di un album pubblicato un anno prima dal titolo "tratto da una storia vera". Essenzialmente parla di tutta la mia vita musicale e racchiude al suo interno gran parte del percorso musicale intrapreso, dagli albori fino ad oggi.

Lo scorso Ottobre è partito anche il tuo nuovo tour dal titolo “30 anni suonati”, che sta ripercorrendo, tappa per tappa, il tuo percorso artistico. Dove potremo ascoltarti?

Sicuramente potrete ascoltarmi il 30 giugno al teatro romano di Benevento, dove sarò in compagnia di Fabrizio Bosso, Ghemon e Nick The Nightfly. Subito dopo ci saranno tanti altri concerti che mi terranno impegnato fino a Settembre in diverse città d’Italia. Le date e le tappe sono disponibili sul mio sito www.joebarbieri.com, nonché sui canali social instagram (maisonbarbieri) e facebook.

La tua musica è profondamente legata al Jazz ma non solo. C’è un’artista in particolare che ti ha spinto in questa direzione?

In realtà ce ne sarebbero tanti però, devo ammettere, che Pino Daniele è stato per me un riferimento artistico e intellettuale molto importante. Ho sempre ammirato il suo modo di suonare tra jazz e musica d’autore. Oltre a lui sono molto legato anche a due artisti del passato che considero dei numi tutelari nel jazz e ai quali ho dedicato nel corso degli anni anche un album-tributo, cioè Chet Baker (album Chet Lives!) e Billie Holiday (disco Dear Billie).

Nel corso della tua carriera hai collaborato e cantato con tantissimi artisti sia nazionali, sia internazionali. Solo per ricordarne alcuni, oltre ovviamente al compianto Pino Daniele, troviamo Omara Portuondo, Stacey Kent, Luz Casal, Carmen Consoli. Cito loro ma la lista sarebbe lunghissima. Considerando tutte le esperienze vissute finora, a quale ti senti più legato?

E’ difficile rispondere a questa domanda. Non potrei mai scegliere un’esperienza in mezzo a così tante, poiché ho avuto il piacere di collaborare e duettare con tantissimi artisti. Sono state tutte esperienze musicali in grado di forgiarmi e rendermi ciò che sono oggi.  Ovviamente resterò per sempre legato a tutti i momenti vissuti con Pino Daniele. Anche se purtroppo non c’è più, non smetterò mai di essergli grato per la grande fiducia che ha sempre riposto nei miei confronti quando, nel lontano 1992, mi mise davanti al mio primo palco importante, cioè quello del Festival di Castrocaro. Da lì è iniziato tutto.  

Cosa si prova a essere ascoltato e apprezzato non solo in Italia, ma anche in tante parti del mondo?

Sinceramente non penso mai in termini di grandezza, cerco sempre di rimanere con i piedi per terra. Quello che posso dire è che sono felice quando la mia musica riesce ad entrare nel cuore delle persone e donare qualcosa di positivo; dà una carica incredibile. Sapere comunque che quello che tiri fuori con tanta passione è apprezzato da così tanta gente, è sempre motivo di gioia e orgoglio.

Per arrivare a questo traguardo sicuramente avrai lavorato tanto. Cosa consiglieresti a un giovane cantante per riuscire a intraprendere una lunga e sana carriera?

Lavorare. Questo mestiere è fatica, studio, patimento, sofferenza e tanto altro ancora. Prende molto da te, però dà anche tantissimo. Il mio consiglio è di abituarsi a questo tipo di vita e non lasciarsi vincere dal senso di appagamento. Per percorrere una carriera in maniera sana occorre migliorarsi sempre di più e non smettere mai di studiare. E’ importante non dormire sugli allori appena si raggiunge il successo perché quello non rappresenta un punto di arrivo, bensì la casella di partenza.

Oltre al tour, Ci sono altri progetti in preparazione per tutti i tuoi ascoltatori?

Sì, certo, ci sono tantissimi progetti che saranno pubblicati subito dopo l’estate attraverso i miei canali. Saranno presenti sicuramente nuove collaborazioni ed esperimenti, tra orchestre musicali e cinema. Non vedo l’ora di poter condividere con tutti i risultati dei miei nuovi “sforzi” musicali.