Il vento dell’est cambia le sorti della guerra in maniera definitiva. Leggiamo sulle principali testate giornalistiche la dichiarazione del Pentagono "Stiamo spendendo l'ultimo miliardo e 700 milioni di dollari. I fondi termineranno il 30 dicembre". Da ciò desumiamo che il Ministero della Difesa americano è messo male in quanto “Una volta che questi fondi saranno vincolati, il Dipartimento avrà esaurito i fondi disponibili per l'assistenza all'Ucraina” con lo scopo di sostituire tutti i mezzi, le apparecchiature, che in un lento e inevitabile logorio della guerra di logoramento sono andate distrutte in Ucraina. Tale somma potrebbe essere utilizzata solo per un altro invio di aiuti a Kiev probabilmente entro fine anno…e poi? L’Ucraina sarà abbandonata a sé stessa? Sarà costretta a negoziare una pace a lungo posticipata? O continuerà a combattere a oltranza sino alla “Vittoria o Morte”? Il Portavoce per il Consiglio di Sicurezza Nazionale Americano, Jhon Kirby ha dichiarato “Questi sono i mezzi che abbiamo a disposizione, non possiamo fare più di questo” dà ciò si può desumere che la superpotenza americana non è più in grado di proseguire il sostegno ad oltranza ad una guerra che non accenna a finire, e che consuma più risorse di quante l’Occidente sia in grado di produrne. Ma vi è di più, il presidente ucraino in passato ricevuto come un eroe a Washinton, nella sua ultima visita, è sato accolto con freddezza dalle forze politiche americane, segno che anche gli Usa non possono combattere su più fronti ora che la polveriera Israeliana è scoppiata e il commercio nel Medio Oriente è in pericolo e bisogna destinare risorse economiche e militari per la protezione delle navi da trasporto assaltate e catturate dai sostenitori di Hamas. In tale clima di incertezza politica, economica e militare il presidente Zelensky è solo, a contare divisioni fantasma o a vedere e ipotizzare controffensive risolutive con armi di nuova generazione, come era solo Hitler negli ultimi giorni della guerra nel suo bunker a Berlino ad ipotizzare il fantasioso modo di vincere la guerra. Anche lo staff militare come il capo dell’esercito ucraino Valery Zaluzhny, si oppone e critica il presidente Zelensky per le decisioni da lui adottate, come ad esempio quella di eliminare i responsabili regionali di reclutamento in tutto lo Stato ucraino per sostituirli con persone giovani ed inesperte, così com’erano inesperti i membri della Gioventù Hitleriana semi adolescenziali facilmente manipolabili e indottrinabili che morirono difendendo Berlino. Ma non solo, il vero problema è il grosso scandalo dovuto alla corruzione di molti membri del suo staff, che ha costretto il presidente a tagliare tutti coloro che fino a quel momento avevano diretto e riportato dei successi in campo militare.
In conclusione, l’Ucraina è nel caos, come sono rimasti nel caos, disperazione, dissesto economico, politico ed internazionale tutti gli Stati in cui la Nato è intervenuta per esportare il suo modello politico e di governo.
Marco Rispoli (Davoli).