Estero

Gaza, raid in nottata e all'alba: il bilancio delle vittime palestinesi sale a 583

 GAZA CITY, 22 LUGLIO 2014 – Dopo sedici giorni di offensiva israeliana, il numero delle vittime sale a 583, mentre si contano almeno 3,640 feriti. In nottata sono suonate le sirene a Tel Aviv, cui hanno fatto seguito due forti esplosioni dopo l'intercettamento dei missili di Hamas dal sistema di difesa Iron Dome. Pronta la risposta israeliana all'alba, con un raid che ha ucciso sette palestinesi, tra cui una famiglia con quattro donne.

Nel fronte israeliano si contano invece due vittime, due soldati uccisi nei combattimenti; sono in tutto 27 i militari morti dall'inizio dell'offensiva, mentre l'esercito di Tel Aviv ha reso noto che un soldato risulta disperso, probabilmente rapito dalle Brigate Ezzedine al Qassam, braccio armato di Hamas.

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I raid notturni da parte di Israele hanno colpito edifici di tutti i tipi, per un totale di 70 obiettivi: cinque moschee, uno stadio e abitazioni private, dove si suppone siano nascosti capi di Hamas. L'incidente più tragico è avvenuto ieri, quando ben dodici razzi hanno colpito l'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al Balah, in particolare colpendo il terzo piano della struttura ospedaliera, facendo registrare quattro morti e sedici feriti. Altre vittime si sono sommate in bombardamenti nel cuore di Gaza City: almeno 18, tra cui principalmente donne e bambini, e oltre cinquanta feriti. Dai conteggi portati avanti dall'esercito israeliano, è stato reso noto – dall'IDF – che dall'inizio dell'operazione sono stati uccisi 183 “terroristi”, e sono stati scoperti 66 imbocchi di tunnel nascosti, di cui almeno 23 si suppone siano stati “scavati per lanciare attacchi terroristici su Israele”, come sostiene il portavoce militare israeliano.

Nel frattempo al Cairo è previsto un vertice per oggi tra John Kerry, Sisi e Ban Ki Moon, mentre il Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite terrà una riunione d'emergenza mercoledì sull'offensiva israeliana a Gaza. La situazione umanitaria si fa sempre più grave, con gli sfollati che sono arrivati a 85mila. In Israele invece si sono registrate delle proteste in alcune città, contro l'operazione a Gaza e l'uccisione dei civili. A Nazareth sono state arrestate decine di persone, e di risposta il ministro degli esteri Avigdor Lieberman si è scagliato contro lo sciopero, invitando a non comprare più nei negozi che hanno aderito alla protesta.

Foto: arabpress.eu

Dino Buonaiuto