GELA (Caltanissetta), 29 Novembre 2011 – Finalmente ci siamo: oggi aprirà il carcere di Gela. Il penitenziario sorge nel quartiere Balate, a due chilometri dal centro; progettato nel 1959, i lavori sono iniziati nel 1982. Cinquant’anni per arrivare a terminare l’opera! Qualcosa di incredibile e inspiegabile, sinonimo che forse dietro alle spalle c’era qualcosa di più, tant’è che oggi l’inaugurazione sarà in sordina, senza nessun big della politica come di solito accade in questi casi. [MORE]
Nel 2007 avevano provato ad aprire le porte del penitenziario, con una cerimonia in pompa magna alla presenza dell’allora ministro alla giustizia Clemente Mastella: dissero che mancavano le cucine. Tentarono di nuovo nel 2010: questa volta la scusa fu il mancato collegamento alla rete idrica. Insomma, stavamo per assistere un altro caso di spreco edilizio, a un’opera incompiuta e inutilizzata come le tante che si vedono nei reportage televisivi; si profilavano miliardi di vecchie lire andate in fumo, tanto pagano i cittadini italiani che stava facendo andare in fumo miliardi di vecchie lire.
Per fortuna, invece, si è arrivati a una soluzione finale. Sono già arrivate le prime guardie carcerarie e da martedì ci saranno anche i primi cinque detenuti che dovrebbero arrivate a 40 per il periodo natalizio, ancora pochi visto che a pieno regime ci sarebbe posto per un centinaio di reclusi. In un periodo in cui i crimini aumentano sempre più e in cui si dice che non c’è più posto per i detenuti è una manna dal cielo che dovrà essere sfruttata al massimo.
Stefano Villa