Interviste

Intervista ad Antonella Stefanucci, volto noto delle fiction

NAPOLI, 18 DICEMBRE 2013 – Per la serie di interviste - fatte in esclusiva per InfoOggi da Stefano Telese – oggi cercheremo di conoscere un po’ meglio l’attrice Antonella Stefanucci, volto protagonista di due fiction su Rai Uno. [MORE]

Ci puoi parlare dei tuoi inizi nel mondo dello spettacolo? Come nasce questa passione?
«Quand’ero piccola volevo fare la ballerina ma non avevo i requisiti, poi ho fatto l’attrice, ho iniziato a lavorare molto giovane».

Ti vedremo in “Don Diana” e “Un’altra vita”. Puoi raccontarci qualcosa dei tuoi personaggi?
«Don Diana, ovvero, Per amore del mio popolo, è quasi un impegno civile, una testimonianza a favore di una terra che poi è la terra da cui provengo (mia madre è nata a Casal di Principe). La fiction è molto corale. “Un’altra vita” ricorda molto “CAPRI”. La situazione è molto simile ed anche il personaggio ricorda quello di Rossella, il ruolo che interpretavo in Capri. E’ una commedia con uno sfondo un po’ amaro. Qui mi chiamo Mary, una donna del Sud dai colori molto forti, quasi un personaggio di Almodovar».

Quale ruolo ti piacerebbe interpretare in futuro?
«La moglie! La moglie di Abbatantuono, di Placido, di Albanese ecc ecc… La moglie nelle commedie».

Un collega con il quale hai legato particolarmente?
«Lego con tutti, ma in uno dei miei primi spettacoli lavorai con Silvio Orlando e da allora siamo sempre in contatto».

Quali sono i valori ai quali tieni particolarmente?
«L’equilibrio, la consapevolezza, la generosità ecc ecc».

Puoi raccontarci qualche aneddoto sui tuoi primi provini?
«Le scarpe, nei provini devi avere le scarpe giuste perché caratterizzano un personaggio. In uno dei primi provini che feci, con Riccardo Pazzaglia che allora usciva dal successo di Quelli della notte, cambiai continuamente scarpe e lui ne rimase colpito. Andò bene tanto che lavorai in compagnia con lui per tre anni».

Progetti futuri?
«Insistere con le fiction, sperando che ci siano sempre più ruoli di donne mature, che rispecchiano donne vere e chiudere la mia carriera in teatro, quello classico, quello antico… se esisterà ancora».

 

(Foto: untweetperdireno.it)

Stefano Telese