PARIGI, 17 marzo. - Con 10 voti a favore, 5 astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione che autorizza l'imposizione di una no-fly zone sulla Libia "con tutti i mezzi a disposizione", incluso il ricorso all'uso della forza. . [MORE]
ALL'ONU CON 10 VOTI A FAVORE AUTORIZZA LA NO-FLY ZONE
"Ci stiamo preparando ad agire" dopo che l'Onu avra' adottato le sue risoluzioni, ha sottolineato il ministro degli Esteri francese, Alain Juppe, in una pausa dei lavori al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite a New York. La Francia e i paesi partner, ha spiegato Juppe, stanno pianificando le azioni che seguiranno le decisioni dell'Onu.
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"Il primo passo - ha spiegato Juppe - e' l'adozione di una risoluzione, dopodiche' stiamo preparando le decisioni successive con i nostri partner". Ai cronisti che gli chiedevano se la Francia partecipera' ad attacchi aerei, Juppe ha risposto: "La Francia e' pronta, insieme ad altri paesi, a mettere in atto la risoluzione dell'Onu, anche riguardo a questo. Se teniamo presente la situazione sul campo, va da se' che le decisioni delle Nazioni Unite deve essere applicate subito". Juppe ha aggiunto che la Francia e' in contatto con la Gran Bretagna e con i paesi arabi. Voi capite che in questo momento non posso dire altro"
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FONTI NATO, ESCLUSO INTERVENTO NELLA NOTTE
E' escluso un intervento della Nato in Libia nella notte subito dopo l'eventuale approvazione della 'no-fly zone' da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu. A quanto apprende l'Agi da fonti dell'Alleanza, "non e' pensabile un intervento della Nato senza una riunione del Consiglio atlantico" che dovrebbe tenersi domani alla luce della risoluzione Onu.
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I raid aerei ipotizzati da fonti francesi un minuto dopo l'approvazione della risoluzione, attesa per le 23 di questa sera (ora italiana), sarebbero quindi unilaterali. Per l'intervento della Nato e' necessario che l'Alleanza avvii una procedura di pianificazione e approvi i piani di intervento. La condizione, come piu' volte ribadito anche dal segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, e' innanzitutto che la risoluzione Onu dia espressamente mandato alla Nato di intervenire e che, inoltre, vi sia il supporto dei Paesi limitrofi.
(Agi) .
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