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Novità capelli 2017: la tinta che cambia colore ed il futuro dell'hair styling

Da qualche anno a questa parte ci siamo abituati al proliferare delle più disparate stravaganze in tema di capelli: dallo shatush, agli hair chalks, passando per le chiome rosa o arcobaleno, non vi è giorno in cui non nasca e si diffonda un nuovo hair style destinato a fare tendenza.[MORE]

È di qualche giorno fa, infatti, l’annuncio dell’invenzione, da parte di una nota “alchimista” delle tinture per capelli, di una colorazione semipermanente che cambia colore in base all’ambiente circostante.

L’idea ricorda vagamente gli smalti termici che tramutano il proprio colore in rapporto freddo – caldo, con la particolarità, appunto, che a cambiare nuance sia proprio l’intera chioma.

La tintura è composta da pigmenti che, in base alla temperatura del corpo e dell’ambiente, scatenano una reazione chimica che porta alla mutazione delle tonalità, selezionate sulla variante cromatica del cristallo Swarovski, passando, ad esempio, dal nero corvino al rosso ciliegia, fino ad arrivare al biondo platino.

Si tratta, sostanzialmente, di una molecola a base di carbonio i cui legami modificati fanno si che, al di sopra di certe temperature, si verifichi una reazione che influisce sull’assorbimento della luce da parte delle molecole stesse e che, di conseguenza, fa apparire il colore diverso.

Il prodotto - disponibile in una vasta gamma di nuances, tra cui quella arcobaleno e i richiestissimi toni pastello - ad oggi, purtroppo, non è ancora disponibile per la vendita al dettaglio.

La scelta non sembra essere solo una questione di marketing: i creatori si sono riservati si svelare in seguito alla presentazione alla London Fashion Week la tecnologia e le scoperte scientifiche che vi sono dietro.

Pare che la ricerca originaria avesse per interesse primario quello di studiare gli effetti che possono avere le temperature estreme sul corpo umano ed il modo con cui poter mostrare, a livello esteriore, il disagio fisico causato dai loro drastici sbalzi.

Che si tratti semplicemente di una nuova moda o di un profondo esperimento antropologico, ciò che maggiormente colpisce è teatralità della sua presentazione, avvenuta sul profilo instagram della sua creatrice che ha postato la suggestiva e pittoresca immagine di un paesaggio infuocato dell‘Islanda e, non ultima, la rivoluzione che questa invenzione porterà.

Si vocifera, infatti, che tra i tanti possibili utilizzi rientri anche quello militare, per la tecnologia mimetica che questo prodotto commerciale contiene in sé.

Emanuela Salerno

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