Politica

Pd, il presidente del Pd siciliano Marco Zambuto si dimette dopo incontro con Berlusconi

PALERMO, 31 MARZO 2015- Marco Zambuto, presidente siciliano del Partito Democratico, ha rassegnato oggi, nel primo pomeriggio, le proprie dimissioni.[MORE]

"Faccio un passo indietro" avrebbe dichiarato Zambuto, dopo qualche ora di riflessione che lo ha convinto ad abbandonare la posizione di preminenza da lui ricoperta nel Pd sicilliano.

L'INCONTRO CON BERLUSCONI

Ragione delle dimissioni, la rivelazione di un incontro che si sarebbe tenuto a Palazzo Grazioli, a fine febbraio, tra lo stesso Zambuto e l'ex premier Silvio Berlusconi. Secondo quanto riportato da Repubblica, il fine della visita dell'ex casiniano era la concertazione della candidatura di Silvio Alessi per le primarie agrigentine del partito. Primarie che suscitarono numerosi dubbi e il conseguente annullamento. 

LE SPIEGAZIONI DI ZAMBUTO

Ma, la versione dell'ormai ex presidente  risulta molto diversa rispetto quella riportata dai quotidiani, una versione afferente, secondo quanto dichiarato da Zambuto a "questioni personali", legate alla figura di Riccardo Galli Afflitto. "Respingo- ha affermato Zambuto- con sdegno il barbaro tentativo di coinvolgermi politicamente in un episodio di solidarietà umana nei confronti di un vecchio amico con il quale oggi i percorsi politici sono totalmente diversificati e assolutamente distanti". "L'episodio di solidarietà" a cui si fa riferimento sarebbe una richiesta di "aiuto" lanciata da Galli Afflitto all'amico Zambuto, perchè testimoniasse verso Berlusconi la sua estraneità ad una accusa di concorso in omicidio mafioso, verificatosi nel 1988, sostenuta da un pentito e divulgata dai media. Una smentita, quella richiesta da Galli Afflitto che,secondo lo stesso Zambuto, se comunicata al leader azzurro da un oppositore politico poteva "risultare credibile". Ha poi evidenziato "l'assoluta ininfluenza politica dell'incontro" poichè le primarie della "coalizione Ag 2020 erano già state indette".

PREVALE LA LINEA RACITI PER AGRIGENTO

Di ieri la notizia che la coalizione delle Primarie agrigentine ha deciso di proporre il nome di Angelo Capodicasa come sindaco della città di Templi, anche se attualmente mancano l'approvazione della coalizione di centro sinistra e dello stesso candidato. Si seguirebbe dunque la linea di Fausto Raciti, segretario Pd, tra i primi a dissociarsi dal vincitore delle primarie, Alessi. Alessi che pare stia minacciando di sfidare, alle elezioni, il candidato che verrà scelto dal Partito Democratico.

LE REAZIONI DEL PARTITO DEMOCRATICO 

Dal partito numerose le richieste di chiarezza e dimissioni, in prima linea Mila Spicola, Davide Faraone, sottosegretario nazionale, e lo stesso Raciti, che ha detto "Zambuto ha l'obbligo di spiegare, e meglio, le ragioni di un incontro poco opportuno. Anche questa vicenda conferma che abbiamo fatto bene ad annullare le primarie". Dalla componente della direzione nazionale del Pd ferme asserzioni "non riconosco Zambuto come presidente del Pd siciliano e ne chiedo le dimissioni, nulla di personale, ripeto, ma di politico tutto". Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale ha ribadito "adesso basta, si convochino gli organismi e si faccia andare il Pd siciliano nel verso giusto".

Fonte foto: agrigentonotizie.it

Ilary Tiralongo