MILANO, 22 APRILE 2013 - Piazza Affari plaude la rielezione di Giorgio Napolitano, che ha archiviato la seduta Milano con il Ftse Mib in rialzo dell'1,66% a 16.022 punti, dopo aver toccato il massimo intraday a quota 16.128 punti. I mercati hanno interpretato ciò, come un passo in avanti verso il superamento dello stallo politico italiano. Stesso mood anche per lo spread Btp-Bund, che ha chiuso a 282 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni al 4,05%, sui minimi da novembre 2010. Sensibile la flessione subita dal rendimento sui biennali che si è portato a quota all'1,208%, un livello che – secondo quanto evidenziano le serie storiche di Bloomberg - non si registrava dal 1993. Stessa sorte per il tasso del Btp a 15 anni, portatosi al 4,23% ai minimi da dicembre 2006.
In Europa,le Borse hanno chiuso miste: il Cac 40 in parità (3.652 punti), il Ftse 100 in flessione (-0,10% a 6.281 punti) e il Dax ha chiuso in aumento dello 0,24% a 7.478 punti. Bene l'Ibex 35 con un +1,42% a 8.028 punti. [MORE]
A Milano, l’effetto spread si è fatto sentire sul comparto bancario: Ubi (+4,41%), Unicredit (+2,7%), Banco Popolare (+4,46%), Mediolanum (+4,04%), Bpm (+3,35%) e Bper (+2,06%), Intesa Sanpaolo (+1,78%), Mediobanca (1,96%), Mps unica sotto la parità dello (-0,02%). Tra gli altri titoli, bene Mediaset (+5,42%), A2A (+4,78%) e Generali Assicurazioni (+4,76%). Archiviano la seduta in flessione: Fiat Industrial (-1,84% a 8,52 euro), Prysmian (-2,29% a 14,07) eTelecom Italia (-1,79% a 0,5775 euro).
Rosy Merola