MILANO, 26 AGOSTO 2013 – Parte male la settimana finanziaria di Piazza Affari, condizionata dall’instabilità della politica italiana, che sembra sempre più prossima ad una crisi di governo. Così, nell’attesa del prossimo Consiglio dei ministri, che dovrebbe svolgersi mercoledì, il Ftse Mib archivia la seduta in evidente segno rosso, a - 2,1% a 16.977 punti. Tale incertezza si riflette anche sullo spread Btp/Bund tedesco, che ha continuato a salire, portandosi a quota 250 punti base, con il tasso sul decennale del Tesoro al 4,39%.
Deboli anche le consorelle europee il: Cac 40 ha perso lo 0,06%, l'Ibex 35 lo 0,42%, mentre il Dax 30 ha guadagnato lo 0,22%. Londra è rimasta chiusa per festività. Al momento della scrittura, Wall Street viaggia sul terreno positivo, con il Dow Jones a +0,17% a 15.036 punti base e il Nasdaq a +0,39% a 3.679 punti, questo perché i dati macro riguardanti gli ordini di beni durevoli negli Usa, anni sono diminuiti il mese scorso del 7,3% a 226,6 miliardi di dollari, rispetto ad un calo atteso del 4% aspettative, allontanano il tapering già a settembre.
Invece, sul fronte asiatico, inizia male anche l’ottava di settimana per la borsa giapponese: il Nikkei chiude le contrattazioni con una flessione dello 0,18% a 13.636 punti. In calo anche il Topix (-0,14% e si porta a 1.140 punti). Infine, come riferiscono le agenzie russe, rifacendosi alle affermazioni del ministero dello Sviluppo economico, il governo russo ha abbassato le previsioni di crescita per il 2013 dal 2,4% all'1,8%.
PIAZZA AFFARI – Ad affossare il Ftse Mib è stato il titolo Mediaset, che sprofonda del 6,25% a 3,15 euro, condizionate dalle vicende legate a Silvio Berlusconi, che - a causa di ciò - ha perso 150 milioni in quattro ore. Male anche il comparto bancario: Bper -4,58%,Unicredit -3,5%, Banco Popolare -4,23%, Intesa Sanpaolo -3,33%, Mediobanca-3,42%, Mps -3,37%, Bpm -2,81%, Ubi Banca (-3,79% a 3,45 euro). In flessione anche Eni (-1,15% a 17,23 euro).
Rosy Merola [MORE]