MILANO, 29 MAGGIO 2013 – La serie di dati macroeconomici deludenti diffusi in giornata – come quelli dell’Ocse che ha rivisto al ribasso le stime sul Pil delle principali economie mondiali – congiuntamente all’andamento di Wall Street - dove i principali indici stanno viaggiando su un territorio negativo, con il Dow jones a -0,91%, Nasdaq Composite -0,77%, S&P 500 -0,9% - hanno tirato giù anche Piazza Affari, che ha a il Ftse Mib ha chiuso in calo dell'1,61% a 17.237 punti.
Più consistenti sono le perdite delle consorelle europee: il Cac 40 registra una contrazione dell'1,89% a 3.974 punti, il Dax 30 -1,7% a 8.336 punti, il Ftse 100 -1,99% a 6.627 punti, l'Ibex 35 -0,82% a 8.441 punti. E’ tornato a salire lo spread che si porta a quota 265 punti base, rispetto ai 253 di ieri, con il tasso al 4,18%. Nonostante ciò, il Tesoro è riuscito a collocare 8 miliardi di Bot, con scadenza a sei mesi, con un rialzo del tasso dallo 0,503% dell'asta precedente allo 0,538%. [MORE]
A Piazza Affari, tra i titoli del comparto bancario, ad eccezione delle chiusure sopra la parità di Mediobanca (+0,1% a 5,13 euro) e Banco Popolare (+0,94% a 1,185 euro), hanno in negativo Intesa Sanpaolo (-2,12%), Ubi Banca (-1,11%) e Bpm(-0,8%). In calo anche Telecom Italia (-0,38%), Parmalat (-2,05% a 2,39 euro). In sofferenza tutto il comparto del lusso, a seguito delle previsioni del Fondo Monetario Internazionale che ha tagliato la previsione di crescita per la Cina al 7,75% nel 2013 rispetto al precedente 8%: Luxottica(-4,25% a 40,06 euro), Tod's (-2,69% a 112,3 euro), Salvatore Ferragamo (-1,45% a 24,42 euro). In rosso anche Finmeccanica (-3,4% a 4,32 euro).
Rosy Merola