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Povertà, Mattarella: "Investire su abilità e formazione"

ROMA, 17 OTTOBRE - Quest'oggi, 17 ottobre, si celebra la ventiseiesima edizione della "Giornata Internazionale per l'eradicazione della povertà" istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione 47/196 del 22 dicembre 1992. Era il 17 ottobre 1987 quando Padre Joseph Wresinski - sacerdote francese di origine polacca, fondatore del movimento "Agire Tutti per la Dignità" - appose una lapide in memoria di tutte le vittime della miseria sul Sagrato delle Libertà e dei Diritti dell'uomo di Parigi. L'appello venne raccolto cinque anni dopo dalle Nazioni Unite con la proclamazione ufficiale del 17 ottobre quale giorno dedicato alla lotta contro la povertà.

"Desidero esprimere il mio apprezzamento - ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - a coloro che si battono per liberare il mondo da una piaga inaccettabile per il nostro tempo, ancora contrassegnato da squilibri planetari. Gli impegni assunti con la Dichiarazione del Millennio (firmata nel settembre 2000, ndr) e il rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel settembre 2015, hanno portato alcuni significativi miglioramenti nella vita di milioni di persone". 

"La povertà globale continua a decrescere; sempre più individui si sono visti garantire l'accesso a fonti d'acqua; un maggior numero di bambini frequenta le scuole primarie; infine una serie di investimenti mirati alla lotta contro la malaria, l'aids e la tubercolosi hanno salvato migliaia di uomini e donne", ha aggiunto Mattarella.

"Tutto questo lascia, tuttavia, inalterata la dimensione di una sfida che riguarda lo stesso destino futuro dell'umanità, con nuove e vecchie piaghe che si affacciano. E' indispensabile - ha rimarcato il Capo dello Stato - in questo senso, che ciascun Paese raddoppi i propri sforzi per porre fine alla malnutrizione, all'emarginazione sociale, alla malattia, contribuendo a dare migliori prospettive a quanti sono più esposti alle epidemie e alle calamità, agli effetti del cambiamento climatico, ai più deboli, alle donne e ai bambini".

Mattarella si è poi soffermato sul contesto italiano ed europeo, evidenziando l'importanza della formazione nel superamento della marginalità sociale. "Nella stessa Europa le disuguaglianze si sono approfondite e la forbice sociale si è ampliata. In Italia sia i casi di povertà assoluta, sia i casi di povertà relativa sono aumentati. Per questo è indispensabile, a tutti i livelli, continuare con politiche di sostegno a quanti vivono in povertà o vi sono fortemente esposti. Gli interventi devono avere la capacità di tradursi in un investimento sulle persone, sulle loro abilità e la loro formazione, al fine di promuovere un percorso di crescita individuale e di evitare che la povertà si traduca in crescente marginalità sociale".

Cristian D'Aiello

Fonte foto: Wired