Interviste

Premio Aldo Biscardi, Antonella ci spiega la filosofia

ROMA, 8 OTT. - A quattro anni dalla scomparsa del noto giornalista Aldo Biscardi, la figlia Antonella ci racconta come prosegue l’iniziativa e le caratteristiche che la animano. 

Il 9 dicembre 2021 presenterà alla stampa il Premio Aldo Biscardi alla Comunicazione e allo Sport nel Salone d’Onore del Coni. 

Può darci qualche anticipazione?

Certamente!

Spiegherei la filosofia del premio.

Spesso mi sento dire: “Bello ricordare Aldo!”

In realtà il Premio è più di questo.

Come Aldo era popolare, innovativo, originale, capace di includere la massa con particolare attenzione ai giovani che formava e motivava, come Aldo coniugava ironia, passione, attaccamento alle origini, storia, innovazione, intuito e spontaneità come lui era #aldoditutti, così questo premio è nel nostro intento il #premioditutti


Sono state decise le categorie del premio? Con quali criteri sceglierete a chi attribuirli?

Le categorie del premio verranno comunicate durante la conferenza stampa e i riconoscimenti andranno a chi meglio interpreta lo spirito del premio. Inoltre, verranno illustrati i corsi di aggiornamento professionale e di formazione, in collaborazione con l’Istituto Formazione al Giornalismo – Università Carlo Bo di Urbino.

 

Oggi è una giornata particolare. C’è una cosa che vuole raccontarci per ricordare la figura di suo padre?

Me ne vengono in mente tante ma ricordiamo insieme il suo Denghiu.

Lo dedico a tutti coloro che gli hanno voluto bene.


Ritorniamo al Premio. 

È nato con l’idea di premiare personaggi che si sono particolarmente distinti nella comunicazione e nello sport e pone una grande attenzione alla crescita di giovani professionisti, atleti e ragazzi che si approcciano a questo mondo lavorativo.

Esattamente. Con questa iniziativa si punta alla creazione di una grande “community” guidata dallo spirito di innovazione e di originalità che contraddistingueva mio padre. In questo ci ha creduto fortemente anche il presidente Giovanni Malagò, che ci ha accordato il Patrocinio del CONI.

Si punta alla creazione di un luogo di riferimento sia in Italia che all’estero per tutti coloro che sono legati al mondo della comunicazione e dello sport.


Aldo era molto legato alle sue origini, tanto che a Larino avete creato il museo Storico Aldo.  Luogo, come lo descrive, di grande aggregazione.

Ringrazio il Comune di Larino per ospitarci nell’antico e bellissimo Palazzo Ducale. Il museo è oggi luogo dove le persone si incontrano e mescolano le proprie idee con lo scopo di trovare interessi e crescite comuni. È proprio in sinergia con il Comune e il Corecom Molise che è nata l’idea del premio.

Pensate che stanno approvando il piano per lo stadio comunale di Larino intitolato proprio ad Aldo!


Come vuole finire questa intervista?

Ripetendo i nostri hashtag, perché girino e si diffondano.

Come Aldo era #aldoditutti vorremmo che questo premio diventasse il #premioditutti.