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Scatto Rodriguez e come i migliori tappa e maglia

ASSISI (PERUGIA), 15 Maggio 2012 - Come da pronostico Joaquin “Purito” Rodriguez (Katusha) vince la decima tappa del Giro d’Italia che si è snodata per 186km tra Civitavecchia (Roma) e la cittadina umbra, meta di tanti pellegrinaggi. Lo spagnolo indossa, per la prima volta in carriera, anche la maglia rosa, togliendola a Hesjedal che si è difeso egregiamente (ora è a 17’’ dalla vetta).[MORE]

Sul durissimo strappo finale, 1 chilometro ma con pendenze del 12%, il forte scattista ha imposto la sua legge rimanendo nelle prime posizioni per tutto il muro prima di lanciare lo sprint decisivo a 200 metri dal traguardo. Nulla ha potuto il campione italiano Giovanni Visconti (Movistar), eccellente nel tentativo di tenergli la ruota ma che ha poi dovuto cedere 2’’ sulla linea del traguardo, arrivando insieme al ceco Huzarski.
Dopo una settimana e mezza dal via dato in Danimarca, abbiamo in testa alla classifica generale un corridore che si può considerare un serio candidato alla vittoria finale. Pochi credono a questo 33enne, già piazzato parecchie volte nei primi dieci in diverse grandi corse a tappe, ma chi vorrà vincere il Giro dovrà tenerlo sott’occhio nelle lunghe salite che da sabato (arrivo al Cervinia) decideranno il podio finale di Milano. Il capitano del team russo, infatti, ha dei già dei vantaggi sugli altri uomini di classifica: 52’’ su Kreuziger 52’’, 57’’ su Basso e 1’11 su Scarponi 1’11 (oggi arrivati appaiati a 6’’ dal vincitore), 1’25’’ su Frank Schleck che oggi ha perso ulteriori 26’’ e 1’27’’ su Cunego (oggi attardato di 12’’).

Gli altri uomini di classifica, infatti, si sono marcati ancora una volta e hanno rinunciato a qualsiasi tipo di attacco. Sul San Damiano, un chilometro prima dell’erta che ha deciso la frazione, il capitano della Lampre ha dimostrato una buona condizione, pedalando sempre in testa con agilità e tenendo a bada il gruppetto che si era venuto a formare. Il capitano della Liquigas ha dimostrato, invece, di avere a disposizione la squadra migliore, capace di tenere controllata la corsa nei tratti più impegnati dando l’impressione che, se ne avrà la forza, sarà lui il favorito sulle montagne. Delusione, ancora una volta, da Cunego che non si è mai viste nelle prime posizione e che poi ha pagato nel finale non riuscendo ad uscire in una strada così stretta. Lo stato di forma mostrato al Giro del Trentino sembra già svanito, al contrario di Domenico Pozzovivo che è parso ben attento e non ha tentato lo scatto decisivo, mancando dell’esplosività necessaria su un arrivo del genere.

La gara era partita senza Filippo Pozzato, ieri protagonista di un brutto incidente sul rettilineo finale di Frosinone che gli ha procurato la frattura dello scafoide. Per lui a rischio anche la partecipazione ai Giochi Olimpici. Mark Cavendish, non in perfette condizioni, ha preso comunque il via, ha terminato la tappa e domani sarà il protagonista della quasi sicura volata di domani nella tappa più lunga del Giro (255km) tra Assisi e Montecatini Terme (Pistoia).

Stefano Villa

(nella foto Joaguin Rodriguez, da http://qn.quotidiano.net)