Scuola, il governo annuncia l'assunzione di 52mila nuovi docenti

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ROMA, 11 MAGGIO - Via libera da parte del ministero dell'Economia e da quello dell'Istruzione per l’assunzione, dal prossimo anno scolastico, di circa 52mila insegnanti. I posti disponibili saranno suddivisi in tre tranche: il 60 per cento a favore di nuove assunzioni, il 30 per cento ai trasferimenti e il 10 per cento a passaggi di cattedra e di ruolo. Il provvedimento prevede la trasformazione di 15.100 posti dell'organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in posti dell'organico di diritto; a questi si aggiungeranno i posti rimasti liberi per pensionamenti (circa 21.000) e quelli già vacanti (circa 16.000). [MORE]

Le 52mila cattedre vacanti saranno coperte con contratti a tempo indeterminato "favorendo la continuità didattica e una maggiore stabilità del personale", si legge in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri. L'accordo servirà, sottolineano i ministeri, "a dare una risposto alle legittime aspettative dei precari storici e dei vincitori del concorso". Le procedure di assunzione saranno avviate durante l'estate, con decorrenza dei contratti dal primo settembre.

"La collaborazione tra le due amministrazioni è stata fondamentale per raggiungere questo risultato, che conferma il continuo impegno del governo in favore dell'istruzione scolastica", sottolinea il ministero dell'Università e della ricerca, ricordando che "l'intesa prevede il monitoraggio dell'evoluzione dell'organico con l'obiettivo di contenere il fenomeno del precariato e garantire continuità didattica".

“La scuola merita questo riconoscimento”, sottolinea la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto significa scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei docenti, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti”. “L’obiettivo – conclude – adesso è quello di garantire a studentesse e studenti di trovare tutte le docenti e tutti i docenti in cattedra a settembre fin dal primo giorno di scuola”.

Esprime soddisfazione anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: "La trasformazione di incarichi di fatto con l'inserimento nell'organico stabile del personale docente è parte di un processo complessivo di riforma che procede senza interruzioni", ha osservato. "Una gestione avveduta e lungimirante delle finanze pubbliche è una condizione necessaria per sostenere il percorso delle riforme e ne rende possibile l'attuazione".

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine altarezianews.it)

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Scritto da Giuseppe Sanzi

Giornalista di InfoOggi

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