Catanzaro, 15 marzo 2012 - La Corte ha inoltre riconosciuto alle parti civili, rappresentate dall'avvocato Francesco Gambardella, il risarcimento del danno che sara' liquidato in altra sede, attribuendo intanto provvisionali da 100.000 euro ciascuno alla madre ed al padre della vittima, e da 50.000 euro al fratello di Massimiliano. I difensori di Berlingieri e Passalacqua, gli avvocati Salvatore Staiano, Gregorio Viscomi, e Nicola Tavano, attenderanno ora le motivazioni della sentenza per proporre appello.
Secondo quanto sostenuto dalla pubblica accusa, Citriniti sarebbe stato ammazzato a seguito di un banale scherzo fatto con della schiuma spruzzata in faccia ad un minorenne rom, che avrebbe dato vita ad una lite iniziata dentro al centro commerciale, e ripresa all'esterno piu' tardi, dove il 24enne e' stato ucciso, sempre secondo le accuse, dopo essere stato bloccato da diverse persone che lo hanno aggredito. Tra queste persone, secondo la Procura, ci sarebbero stati Berlingieri e Passalacqua. A poche ore dal delitto le indagini condussero i poliziotti della Squadra mobile proprio a casa di Cosimo Berlingieri, dove la moglie di quest'ultimo affido' loro il figlio minorenne, ammettendo subito che era stato coinvolto nello scontro avvenuto alle "Fornaci". Il ragazzo diciassettenne, che e' anche cognato di Passalacqua, e' gia' stato giudicato con rito abbreviato e condannato in primo grado a 14 anni e 15 giorni di galera, poi scontati a 10 anni dalla Corte d'appello con una sentenza infine confermata dalla Cassazione il 19 ottobre[MORE]
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