Torino 8 maggio 2011-I rossoneri conquistano il 18° scudetto all'Olimpico con due turni d'anticipo.
Basta una x contro i giallorossi. Nel primo tempo, i romani, vicini al gol con Vucinic, poi nella ripresa la squadra rossonera va vicina al vantaggio con Robinho (palo) e Boateng.
Il Mister della Roma, in campo con una formazione priva di De Rossi e Perrotta; Totti unica punta, alle sue spalle Taddei, Simplicio, Vucinic.
Allegri in campo col modulo 4-3-1-2, riproposto piu' volte in campionato.[MORE]
Difesa intoccabile, il centrocampo di sempre, stimolante il recupero di Gattuso e, finalmente, il rientro del sereno Ibrahimovic a fianco di Robinho; Boateng il trequartista.
I giallorossi partono forte, mentre il Milan cerca di addomesticare la partita con il possesso palla. Eccezion fatta per la bella combinazione al 10’ tra Seedorf e Boateng con tiro del ghanese che supera la traversa.
La Roma risponde subito dopo con un tiro di Taddei con una diagonale di pochissimo alta dalla destra. ll Milan fatica a contenerli specie sulla fascia destra. Infatti, al 14’ Cassetti fa un favoloso assist per Vucinic.
Il montenegrino stoppa di petto nell’area piccola e calcia a colpo sicuro; Abbiati si oppone con il corpo. I giallorossi, perdono Brighi al 17' per un problema al ginocchio. Entra Rosi, e la Roma passa al modulo 4-4-1-1, con Taddei che arretra sulla sinistra.
Al 23' la scivolata di Nesta impedisce a Vucinic il gol della Roma. Successivamente, Abbiati si oppone a Rosi sul primo palo. Solo al 39’, il Milan si fa pericoloso con Ibra, non fortunato, perdendo il contrasto con Juan. La conclusione del primo tempo vede ancora la firma di Abbiati che anticipa Simplicio; il portiere rossonero ancora decisivo.
Nel secondo tempo Milan ancora pressato: Allegri manda in campo Ambrosini al posto di Gattuso.
L'occasione di Boateng: palla a lato. Allegri comprende le difficoltà dei suoi ragazzi e parte nella ripresa con Ambrosini al posto di Gattuso. Al 1' palo colpito da Robinho e il gol mancato, subito dopo, da Ambrosini in girata ravvicinata. Appena la tensione dei rossoneri cala, i giallorossi ne approfittano. Il Milan cambia passo: richiesto il rigore per l'uscita di Doni su Ibra.
Montella cambia Vucinic per Borriello.
Abate al 12’ toglie la palla dai piedi di Taddei ; Van Bommel con rabbia risolve una pericolosa situazione in area. Al 15’ Boateng, servito da Ambrosini, calcia un pallonetto a lato, è solo col portiere. Al 18’ Doni respinge la punizione violenta di Ibra.
Allegri tonifica l'attacco: entra Robinho per Pato. Dopo cinque minuti di recupero Morganti fischia la fine: lo stadio esplode di gioia rossonera, Il Milan è campione d'Italia.
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