ROMA, 18 NOVEMBRE 2011 – Oggi è stata votata la fiducia al governo Monti, dopo il via libera di ieri in Senato. I si sono stati 556 contro 61 no. Ora il nuovo esecutivo ha pieni poteri è può iniziare il suo operato. Particolarmente intenso è stato il dibattito che ha preceduto la votazione.[MORE]
<<Il governo ha avuto un appoggio molto ampio, ma questo era atteso. Quello che dal mio punto di vista era inatteso è stata l'intensità di dibattito, sia nei contenuti che nella prospettiva politica, con la percezione dell'inizio di un clima nuovo nel modo di parlarsi e dialogare tra le forze politiche>>. Questa la dichiarazione del nuovo premier ai giornalisti incontrati fuori dalla Camera.
<<Qui oggi non vi chiedo una fiducia cieca, ma una fiducia vigilante>> così il professore, come preferisce essere chiamato perché la nomina di presidente è solo temporanea, ha chiesto, prima del voto, il sostegno di tutte le forze politiche per aiutarlo nel difficile compito di governare l’Italia in periodo di crisi.
Casini, Berlusconi e Bersani, leader di Terzo Polo Pdl e Pd, sono tra i primi a votare a favore della fiducia per il nuovo governo. In una dichiarazione Berlusconi sostiene che il governo Monti <<Opererà in maniera tale da essere utile al Paese per tutto il tempo che rimane>>.
Umberto Bossi, invece, insieme a tutto il gruppo della Lega vota no e accusa Monti di essere solo una copertura: <<L’hanno premiato per fare il cattivo, ma lo cacceranno quando la gente si incazzerà>>.
Dal canto suo Mario Monti assicura che rimarrà al governo solo finché durerà la fiducia, il suo obiettivo è quello di <<proiettare la squadra di governo sulla prospettiva da qui alle elezioni>>, cioè fino al 2013. È necessario arrivare alla fine della legislatura per completare il programma di emergenza alla cui realizzazione è stato chiamato.
L’unica arma che Monti ha, per convincere i partiti a sostenerlo, è quella del crollo di fiducia che sperimenterebbero se si tirassero indietro: <<La fiducia in noi è anche una fiducia verso di voi>> e farla mancare <<avrebbe conseguenze sulla fiducia dei cittadini verso la politica>>.
Monti promette di agire con umiltà e determinazione per favorire <<una deposizione delle armi delle forze politiche fin qui contrapposte che possa favorire l’assunzione di decisioni non facili e gradevoli>>, è quindi necessaria l’unità.
Tra le altre cose, il professore dichiara di volere che l’Italia torni a essere ascoltata in Europa e annuncia un colloquio, a breve, con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel per promettere il contributo permanente dell’Italia nella soluzione dei problemi dell’Euro.
Infine, dopo venti minuti di intervento si sofferma sulla questione del conflitto di interessi: parlare di un governo condizionato da poteri forti <<è offensivo>>. <<A dire il vero –conclude- non mi pare di poter sostenere che in Italia non esistono poteri forti>>.
Gaia Seregni
(In foto: Mario Monti, fonte: direttanews.it)