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YAMA-SCUDETTO. E' triplete, zero tituli per Villa Cortese

BUSTO ARSIZIO - 15 Aprile 2012 - In una finale da cardiopalma giocata ad altissimi livelli da entrambe le squadre, Busto Arsizio sconfigge al tie-break le odiate cugine di Villa Cortese e si aggiudica la serie A di volley femminile. E' il primo trionfo per la Yamamay che realizza così il triplete (Coppa Italia, Coppa Cev, Scudetto) in un anno irripetibile che entrerà nella storia della pallavolo. [MORE] La MC Carnaghi esce a testa alta da un palazzetto gremito fino all'inverosimile (ufficialmente 5217 persone e ben 15000 richieste di tagliandi che non sono potute essere esaudite), ma perde la sua terza finale consecutiva che ha assunto i contorni dello psicodramma per le milanesi.

La partita è stata un'altena con le padrone di casa che hanno vinto facilmente il primo set (25-14) e il terzo (25-15), dimostrando che quando volevano andar via avevano tutte le possibilità per farlo, mentre secondo e quarto si sono giocati punto a punto dove le ospiti hanno avuto quel pizzico di grinta in più per chiudere i parziali a loro favore (30-28; 25-23). Villa è calata a muro rispetto a gara4 venendo meno la potenza di Cruz e l'elevazone di Wilson (solo 9 punti di squadra nel fondamentale, ma soprattutto di poco aiuto per cercare di recuperare in fase difensiva). A tappare le loro mancanze ci hanno pensato una stratosferica Lucia Bosetti (16 punti, con zampate decisive nel finale del quarto gioco) e la Pavan, sempre presente sotto rete con ottime schiacciate e buone letture di gioco (17 punti per lei). Busto invece ritorna a suoi standard di MURONE con Dall'Ora che ha mantenuto la prossima di ribattere di là ogni pallone passasse tra le sue mani (6 punti per lei, la metà di quelli di squadra), ma sbaglia tantissimo in battuta e in alcune schiacciate, tenendo aperta la partita.

La capitana Havelkova è rimasta in partita solo per la prima metà dell'incontro, dovendo poi abbandonare presumibimente per ulteriori dolori agli addominali, sostituita da un'egregia Meijners decisiva per le bustocche con gli ace di metà tie-break. Per la Carnaghi da sottolineare l'importante prova della giovane Federica Stufi che, capelli azzurri al vento, è riuscita spesso a volare sopra le spilungone Bauer e Marcon.

Le schiacciate di Havlickova, però, sono la vera chiave del match: i suoi 28 palloni messi a terra costituiscono il fortino su cui le biancorosse sono riuscite a costruire il loro successo. E' riuscita a schiacciare da ogni posizione, con forza impressionante rendendo molti attacchi imprendibili per la Puerari. E' stata la ceca ad annullare il math point che Villa Cortese ha avuto sul 14 a 13 del quinto set con un bel lungolinea ed è stata ancora lei a mettere a terra la palla che ha fatto saltare in piedi tutto il palazzetto e tutta una città, mai arrivata a livelli così alti nello sport. Invasione di campo generale e sfottò verso gli storici rivali e i loro zero tituli. Via ai caroselli per tutta notte anche se alcune giocatrici (tra cui l'ottima palleggiatrice Llyod, forse all'ultima in maglia biancorossa) domani saranno già sugli aerei per essere immediatamente a disposizione delle nazionali.

Stefano Villa