8️⃣ grandi biscotti🍪, che, pur essendo privi di burro e uova, sono molto deliziosi😋
Impossibile caricare il contenuto multimediale. Questi cookie sono contrassegnati dal marchio “Milka”, il quale identifica una storica azienda tedesca, in origine elvetica e attualmente appartenente alla multinazionale americana Mondelēz, la quale è specializzata soprattutto nella produzione cioccolatiera. A distinguerli dalla versione originale dell’iconico biscotto stelle e strisce sono principalmente le maggiori dimensioni, le gocce di cioccolato al latte in luogo di quelle al fondente e la presenza della granella di nocciole. Sono commercializzati in unico formato da 184 g, la cui confezione è rappresentata da un sacchetto di polipropilene metallizzato, all’interno del quale gli 8️⃣ “Milka Cookie XL Nuts” sono alloggiati in una vaschetta di polietilene ad uso alimentare, come rivela il simbolo “bicchiere e forchetta”, che vi è apposto, il quale assevera, appunto, il rispetto del Regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio, riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari. Tale tipo di packaging brilla per efficienza, in quanto, oltre a poter essere aperto senza l’impiego delle forbici, è alquanto resistente in fase di trasporto; in più, crea un’efficace barriera sia contro gli urti che avverso gli altri agenti esterni (luce, umidità, ossigeno, odori, ecc.), garantendo un’appagante stabilità delle caratteristiche nutritive e organolettiche dei vari ingredienti; merito, questo, anche della sigillatura sottovuoto e del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva). All’interno dell’astuccio, in effetti, non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Questa valida schermatura può essere mantenuta anche successivamente all’apertura della busta, la quale può essere richiusa utilizzando un pezzo di scotch, in quanto, diversamente da altri brand, sul retro del sacchetto non troviamo il classico nastro adesivo riposizionabile, da staccare e applicare alla sua sommità per permetterne la richiusura “ermetica”. Un ulteriore pregio della tipologia di packaging impiegato risiede nella sua facile riciclabilità. A tal riguardo, giova sottolineare che, dal sito web del fabbricante, emerge una sua particolare attenzione per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo. L’etichettatura (anche) in lingua italiana risulta chiara e, più o meno, esauriente; il consumatore trova la gran parte delle informazioni, non solo nutrizionali, di cui ha bisogno per addivenire ad un acquisto oculato; per motivi di brevità, non procedo a una loro elencazione dettagliata, limitandovi a rinviare prevalentemente alle foto che ho accluso. Nel prosieguo di questa trattazione circoscriverò la mia analisi ad alcuni dati salienti, che ritengo possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’articolo risponda o meno ai suoi gusti e alle sue esigenze alimentari. Partendo dalle informazioni nutrizionali, segnalo innanzitutto che l’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 526 kcal (grassi: 31,0 g, dei quali 14,0 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 54,0 g, di cui 29,0 g di zuccheri; proteine: 6,0 g; fibre: 2,3 g; sale: 1,30 g). La lista degli ingredienti non strizza certo l’occhio ai salutisti🤢, ma, come si suol dire, “c’è di peggio”😉. Nello specifico, la pasta frolla è realizzata senza burro e uova; scandagliando l’etichetta, apprendiamo, infatti, che è a base di farina di frumento (che rappresenta il 33,6% di questi biscotti), zucchero e olio di palma. Il cioccolato al latte di cui sono fatte le gocce, che costituiscono il 23% di questi frollini, è frutto della commistione tra latte alpino e cacao proveniente da varie regioni della fascia equatoriale (Repubblica della Costa d’Avorio, il Ghana, l’India, l’Indonesia, il Brasile e la Repubblica Dominicana). La granella, che rappresenta il 9% del prodotto, è ottenuta dalla macinatura di nocciole tostate, delle quali, purtroppo, non viene specificato il luogo di origine. Viene segnalata la possibile presenza, in tracce, di altra frutta a guscio (oltre alle nocciole) e di uova, con l’ulteriore specificazione che gli ingredienti evidenziati in grassetto (cacao, frumento, latte, nocciole e soia) possono provocare reazioni in persone allergiche o intolleranti, che, fortunatamente😌, io non ho registrato. Nessun chiarimento, invece, riguardo alla compatibilità con i vari regimi alimentari. In etichetta non viene, purtroppo, indicato l’opificio, in cui questi cookie vengono realizzati. Dal sito web della Milka apprendiamo che il principale sito produttivo dell’azienda si trova a Lorrach (Germania) e che altri stabilimenti sono, invece, ubicati a Bludenz (Austria), a Strasburgo (Francia), a Brașov (Romania) e a Pszczyna (Polonia). Emerge, inoltre, che in tutti questi impianti, per la gestione dei rischi da contaminanti chimici, biologici, microbiologici e fisici, viene adottato un modello “HACCP” (Hazard Analysis Critical Control Points) in linea con i requisiti dello schema di certificazione “FSSC 22000 v5.1”. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo (i c.d. “CCP”, fondamentali per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari), affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che, secondo quanto asseverato da un ente indipendente, è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, per cui sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine anche di assodare il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Principî che Milka stessa mira a promuovere, aderendo sia al programma “Cocoa Life”, con il quale s’impegna a supportare i coltivatori di cacao delle succitate regioni equatoriali, sia al programma “Harmony”, teso a una coltivazione sostenibile del grano. L’imballo riporta in modo ben visibile il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo: circa 8 mesi rispetto al momento della consegna (di poco successivo a quello della produzione; la c.d. “shelf life” o “vita da scaffale” è, infatti, di 9 mesi). Ricordo a me stesso che il “TMC” rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare questi frollini, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarli in un luogo fresco e asciutto. L’indicazione del quantitativo contenuto, che è di 184 g, è affiancata dalla “℮”, che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea. Come già detto, nella vaschetta ci sono 8️⃣ biscotti, che hanno un peso unitario di circa 23 g. Come si può rilevare dalle foto che ho accluso, tutti gli esemplari contenuti nella confezione recapitatami sono arrivati tutti integri. Questi biscotti sono, infatti, piuttosto consistenti; il loro impasto è alquanto tenace, per cui non sono inclini a sbriciolarsi accidentalmente e, come ho potuto appurare, superano a pieni voti la prova dell’inzuppo (lo “spappolamento” è tutt’altro che immediato👌). Dalla forma circolare, hanno pressapoco un diametro di 74 mm e uno spessore di 11 mm. Li caratterizza una golosa tonalità leggermente scura, che testimonia il buon grado di cottura. Nel portarli alla bocca, si percepisce un inebriante profumo, che, in realtà, comincia ad avvertirsi, seppur in maniera minore, già quando si apre l’incarto. Una fragranza che è prodromica, oltre che dell’ottimo abbinamento di ingredienti, dell’ineffabile sapore che sta per avvolgere il palato, il quale in questo modo viene preparato a quello “shock estatico”, che subirà di lì a breve. Come è mio solito fare quando mi approccio ad un nuovo prodotto, anche stavolta, prima di procedere alla degustazione, ho bevuto un bicchiere d’acqua naturale, così da rimuovere dalle papille gustative gli eventuali residui, che possono compromettere la corretta percezione dei sapori. Al primo assaggio questi cookie rivelano un minimo di durezza (per nulla eccessiva, quindi non tale da destare preoccupazione in chi ha problemi di denti) e un’appagante croccantezza, alla quale contribuiscono in maniera significativa le gocce di cioccolato e la granella di nocciole. Nel complesso, risultano friabili e alquanto gustosi. Il cioccolato, in particolare, non si appiccica al palato; si dissolve bene in bocca, trasmettendo un senso di finezza, rotondità e pastosità; è abbastanza dolce, ma non stucchevole; la consistenza è mediamente burrosa e raffinata; consumandolo, si avverte una sensazione di pienezza, fonte di piacere e benessere, che viene fortemente enfatizzata dal sapore delle nocciole tostate, anch’esso moderatamente dolce e burroso. La commistione dei vari ingredienti che compongono il biscotto genera, insomma, delle “paradisiache” sensazioni gustative, che, oltre ad essere connotate da una perfetta armonia, hanno l’ulteriore pregio di deliziare il palato per un bel po’ di tempo, dopo la completa consumazione dell’alimento. Questi Milka Cookie XL Nuts si possono consumare sia da soli, come snack, che con bevande di ogni tipo, sia calde che fredde. La loro versatilità permette, quindi, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nei suggerimenti forniti sul sito web del produttore. 🤔LE CONSIDERAZIONI FINALI👨🏽💻 Le argomentazioni dedotte nelle righe che precedono e le conseguenti considerazioni sviluppate mi portano ad esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla qualità e sulla gradevolezza del prodotto, da cui discende una valutazione di congruità riguardo al prezzo di 1,88 euro, al quale viene attualmente venduta la confezione da 184 g. Un importo che, sulla scòrta di un’analisi comparativa piuttosto accurata, reputo anche alquanto competitivo, visto che equivale ad un costo al chilogrammo di 10,22 euro.Leggi di più
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