Semplicissimi Doria Crackers Zucca e Rosmarino e Semi di Miglio Bianco, 280g

Impossibile caricare il contenuto multimediale. 1️⃣ IL PACKAGING.🎁 Questi cracker con spinaci e semi tostati di teff sono contraddistinti dal marchio Doria, che identifica una storica azienda di Orsago (TV), specializzata nella produzione di biscotti e cracker, la quale, ormai da diversi anni, appartiene al gruppo Bauli, il cui portafoglio annovera anche altri celebri brandi dolciari italiani: Alemagna, Bistefani, Casalini e Motta. Fanno parte della linea “Semplicissimi”, che ricomprende prodotti dolci e salati, accomunati dal fatto di essere realizzati con ricette poco elaborate a base di ingredienti esclusivamente naturali. In particolare, sono uno dei due tipi di cracker “Verdure e Semi”; l’altra variante è quella con “zucca, rosmarino e semi di miglio bianco”. Analogamente all’altra versione, vengono venduti solo nel formato da 280 g, il cui packaging è costituito da un incarto esterno del tipo “flowpack” o “flow-wrap”, ovvero un film di polipropilene metallizzato, saldato da una macchina confezionatrice orizzontale attorno al prodotto, il quale, in questo caso specifico, è racchiuso all’interno di un cartoncino ondulato (conosciuto anche come “cannettato”). Questo tipo di confezionamento offre, innanzitutto, una valida protezione contro gli urti ed è molto semplice da aprire (non richiede l’impiego delle forbici; basta agire sui settori opportunamente segnalati). Assicura, inoltre, una chiusura ermetica, in quanto scherma validamente ossigeno, gas, luce, umidità e altri agenti esterni potenzialmente contaminanti; ciò significa che limita fortemente la deperibilità degli ingredienti dell’alimento contenuto, favorendo, quindi, un’ottima e lunga conservazione delle sue caratteristiche nutritive e organolettiche. Merito, questo, pure della sigillatura sottovuoto e del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva), che concorrono ad estendere il periodo di conservazione (la c.d. “shelf life”), contrastando, nei limiti del possibile, le inesorabili alterazioni chimiche, fisiche, microbiologiche, sensoriali e strutturali. A conforto della validità dell’imballaggio, posso dire che al suo interno non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Va, tra l’altro, sottolineato che l’azione protettiva persiste pure dopo l’apertura dell’incarto esterno, visto che i 3️⃣6️⃣ cracker contenuti sono divisi in 6️⃣ monoporzioni (ognuna contenente 6️⃣ esemplari da circa 7,78 g cadauno per un un peso complessivo di 46,67 g), confezionate singolarmente in un film di polipropilene trasparente del tipo “flowpack” o “flow-wrap” (di cui abbiamo poc’anzi parlato⬆) e, quindi, anche agevoli da portare al séguito per avere sempre uno “spezzafame” a portata di mano. Questo packaging ha, inoltre, il pregio di essere facilmente riciclabile. Consultando il sito web del fabbricante, emerge, in effetti, una sua particolare attenzione per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo. 2️⃣ L’ETICHETTATURA.📑 L’etichettatura in lingua italiana risulta chiara ed esauriente; il consumatore trova tutte le informazioni, non solo nutrizionali, di cui ha bisogno per addivenire ad un acquisto oculato; riguardo ad esse, per motivi di brevità, rinvio prevalentemente alle foto che ho accluso. Nelle righe che seguono circoscriverò, quindi, la mia analisi ad alcuni dati salienti, che ritengo possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’articolo risponda o meno ai suoi gusti e alle sue esigenze alimentari. Questi cracker, come accennato in apertura, si caratterizzano per la loro ricetta estremamente semplice, rappresentata da un impasto a base di: farina integrale di frumento (85,7%), spinaci essiccati reidratati (20,4%), olio di semi di girasole, semi di teff tostati (3,5%), sale, farina di orzo maltato, zucchero, lievito di birra ed estratto di oliva. L’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 442 kcal (grassi: 15,0 g, dei quali appena 1,4 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 61,0 g, di cui solo 2,6 g di zuccheri; proteine: 11,0 g; fibre: 9,7 g; sale: 2,5 g). Il produttore non specifica l’origine e il luogo di molitura dei cereali utilizzati per la realizzazione delle farine impiegate; segnala, invece, la compatibilità del prodotto con il regime alimentare vegano, testimoniata dall’apposizione del logo attestante la titolarità della certificazione etica “VEGANOK”, che, almeno a livello europeo, è tra le più rinomate. come non fornisce indicazioni in merito alla compatibilità del prodotto con i vari regimi alimentari. Viene, inoltre, sottolineata la possibile presenza, in tracce, di chia, lino, quinoa, Salvia Hispanica, senape, soia e teff, i quali, al pari degli ingredienti evidenziati in “maiuscoletto” (ossia, frumento e orzo), possono essere all’origine di reazioni in persone allergiche o intolleranti; spiacevoli fenomeni che, fortunatamente, all’interno del mio nucleo familiare nessuno ha registrato😥. La produzione avviene nello stabilimento proprietario di Orsago (lo stesso in cui vedono luce gli “Atene”, i “Bucaneve” e i “Krumiri” Bistefani), il quale si fregia di numerose validazioni, rilasciate un ente indipendente di caratura internazionale, noto per i suoi affidabili servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione. Tra queste asseverazioni, vale la pena di ricordare: la “UNI EN ISO 9001/2008”, la “BRC” e la “IFS”, le quali, nel complesso, sono prodromiche dell’adozione di un sistema per la gestione dei rischi da contaminanti chimici, biologici, microbiologici e fisici. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo (i c.d. “CCP”, fondamentali per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari), affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, per cui sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine anche di assodare il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’incarto esterno riporta in modo ben visibile il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo: circa 3 mesi rispetto al momento della consegna (successivo di 9 mesi a quello della produzione; la c.d. “shelf life” o “vita da scaffale”, che abbiamo già menzionato in apertura a proposito del packaging, è, infatti, di 12 mesi). Ricordo a me stesso che il “TMC” rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare i cracker, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarli in un luogo fresco e asciutto. Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto, che, come già detto, è di 280 g (ci sono 3️⃣6️⃣ cracker dal peso unitario di circa 7,78 g); tale valore ponderale è affiancato dalla “℮”, che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea. 3️⃣ I CRACKER.🧇 La gran parte dei cracker contenuti all’interno della confezione recapitatami sono risultati integri; merito, oltre che della loro buona consistenza (sulla quale torneremo tra breve), del tipo di packaging utilizzato, il quale, prevedendo l’impiego di un cartone “cannettato” interno con funzione di paraurti🎁, risulta idoneo alla spedizione anche del singolo pacco da 280 g.🚚 Dal colore verdastro per la presenza degli spinaci nell’impasto, hanno una forma rettangolare con altezza che è oltre il doppio della base; nello specifico, misurano 100,0 x 43,0 x 4,0 mm. Salati in superficie, recano una linea di frattura verticale, che permette di dividere il singolo esemplare in 2 parti uguali. Li caratterizza una golosa tonalità leggermente scura, prodromica dell’alto tasso di farina integrale e del buon grado di cottura. Quest’ultimo è confortato anche dall’invitante doratura e dall’apprezzabile croccantezza del prodotto, la quale, in realtà, dev’essere ricondotta pure alla presenza dei semi tostati di teff. Quest’ultimo è un cereale (alcuni parlano di “pseudocereale”), coltivato soprattutto in Etiopia e in Eritrea, il quale, per le sue virtù nutrizionali, viene qualificato come un “super food”; in particolare, è privo di glutine, ha un buon contenuto proteico con un apporto di amminoacidi essenziali di ottima qualità e vanta la presenza di: carboidrati complessi a lento assorbimento, fibre, minerali, acidi grassi e composti fenolici. Tutte queste proprietà benefiche fanno sì che il teff venga impiegato per la realizzazione di una grande varietà di prodotti destinati a quelle fasce di popolazione con particolari esigenze alimentari (cibi salutistici arricchiti, celiaci, per diabetici, per la prima infanzia, ecc.). Nonostante abbiano una struttura leggera, sono abbastanza consistenti, soprattutto perché il loro impasto è perfettamente “incordato”. Hanno, in effetti, poca tendenza a sbriciolarsi ed è piuttosto difficile che si spezzino nell’atto di spalmarci sopra del formaggio fresco o qualche altra deliziosa preparazione cremosa (anche se molto densa). Al tempo stesso, grazie al lungo processo di lievitazione naturale, seguìto da una sfogliatura che accoppia veli di pasta sottilissimi, risultano particolarmente friabili. Si sciolgono bene in bocca con un gusto alquanto delicato, in cui il sapore dell’olio di girasole e quello del sale, entrambi gradevoli come i rispettivi aromi, sono del giusto tenore e si combinano ottimamente con quelli degli spinaci e dei semi tostati di teff. Quest’armoniosa miscellanea di gusti e odori li rende estremamente abbinabili, donandogli una versatilità, che, a mio giudizio, è equivalente a quella di un grissino tradizionale. Il loro impiego è sovrapponibile a quello del pane, rispetto al quale risultano, non solo più sfiziosi😋, ma anche più leggeri e digeribili😊. Possono essere mangiati da soli oppure utilizzati con salumi, formaggi (freschi o stagionati), insalate, creme, salse e molti altri alimenti anche dolci. La loro poliedricità permette, quindi, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nelle ricette presenti sul sito web della Doria. 4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI🤔👨🏽‍💻 Le argomentazioni dedotte nelle righe che precedono e le conseguenti considerazioni sviluppate mi portano ad esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla qualità e sulla gradevolezza del prodotto, da cui discende una valutazione di congruità riguardo al prezzo di 1,51 euro, al quale viene attualmente venduta la confezione da 280 g. Tale importo, sulla base di un’accurata analisi comparativa, estesa pure alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”🛒, si rivela anche abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non stiamo parlando di un formato “scorta”😉.Leggi di più

"I Doria Crackers con zucca, rosmarino e semi di miglio bianco sono un'esperienza gustativa sorprendente. Questi crackers offrono un equilibrio perfetto tra croccantezza e sapore. La combinazione della dolcezza della zucca, l'aroma del rosmarino e la texture dei semi di miglio bianco li rende un'opzione deliziosa per uno spuntino o come accompagnamento a formaggi e altri condimenti. Ho apprezzato la varietà di sapori in ogni morso, e la confezione da 280g offre abbastanza crackers per condividere con gli amici o per godersi un'esperienza di gusto personale. Se stai cercando un'alternativa saporita ai crackers tradizionali, questi Doria Crackers sono una scelta eccellente."Leggi di più

provati per caso ad un'esposizione in palestra, per breve tempo nei supermercati (ahimé non si trovano più), sono diventati un must. I più buoni cracker che abbia mai assaggiato, il loro sapore non stanca a distanza di mesi. Il venditore spedisce sempre con celerità, pacco sempre integro, cracker arrivati sempre in ottime condizioni.Leggi di più

Presi come spuntino da borsa per mia figlia di 17 mesi che adora i cracker. Sono piaciuti molto.Leggi di più

Buonissimi! Sono molto saporiti, sanno di zucca ma soprattutto di rosmarino! comprati più e più volteLeggi di più

Li ho comprati come snack da mangiare in ufficio. Buoni devo dire che sono molto buoni e anche abbastanza leggeri. Ne comprerei altri, ma il prezzo mi fa desistere. Vi consiglio di provarli e poi decidere se ne vale la pena. Si sente molto il sapore di rosmarino, ma sono velatamente dolci per via della zucca. Molto croccanti li ho trovati decisamente appetitosi. Sono divisi in 8 pacchetti da 5 cracker ognunoLeggi di più