Finalmente, caffè degno di questo nome!
Premesso che ho dovuto ordinare l'articolo una seconda volta, in quanto il primo ordine non è mai stato realmente evaso o addirittura è stato smarrito (il codice di tracciabilità infatti ha sempre dato errore), contattato servizio clienti Amazon, hanno risolto tempestivamente e con la solita gentilezza, quindi nulla da dire. E nulla da dire sulla macchina stessa, è veramente un prodotto di ottima fattura, di cui confermo tutti i pro e contro riportati nelle altre recensioni: PRO: - Caffè come al bar, e parlo sia di quello a chicchi sia di quello già macinato (per le macchine espresso); consiglio spassionato che do è quello di impostare fin da subito il livello di macinatura a 1 (di fabbrica Philips lo mette a 6, cioè esattamente a metà, ma il caffè avrà sempre quel che di "sciacquato"). Settando a 1 invece la macinatura è più fine, il che esalta al massimo l'aroma dei chicchi e produce una crema omogenea e dal colore intenso (badate però che il primo caffè subito dopo l'accensione è sempre più "chiaro", solo dal secondo in poi la macchina dà il meglio di sé) - Facilità di installazione/pulizia/manutenzione, sul canale YT di Philips ci sono diversi video-tutorial, basta seguirli alla lettera e in 10 minuti avete fatto tutto, dal settaggio della durezza dell'acqua (in una scala da 1 a 4) fino a quello della temperatura (che consiglio di mettere al massimo in quanto, come già detto da molti, la macchina tende a fare dei caffè non proprio bollenti (un bene per alcuni, un male per altri) - Filtro "AcquaClean", lo installate e ci possono passare dentro fino a ben 90 litri di acqua prima di doverlo sostituire (non costa neanche molto), e saprete sempre di star bevendo un caffè con acqua assolutamente priva di calcare - Cappuccino (quasi) come al bar, a casa lo facciamo col latte senza lattosio e viene veramente buono, e il pannarello spinge il vapore veramente alla grande, producendo una schiuma che la mattina ti dà una certa soddisfazione! CONTRO: - Consumi d'acqua magari un po' elevati, dato che la macchina si auto-spurga OGNI volta sia all'accensione che allo spegnimento - Temperatura del caffè effettivamente un po' "timida" come detto da molti, almeno per chi lo ama bollente, adesso che è estate non ci faccio caso, ma avendola presa quando faceva ancora piuttosto freddo posso dire che, se volete davvero godervi il caffè, vi conviene scaldare prima la tazzina facendo uscire un po' d'acqua calda con l'apposita funzione "Hot Water", lasciarla un minutino nella tazzina, svuotarla e quindi far uscire il caffè, sentirete la differenza - Il serbatoio di raccolta dell'acqua e quello della posa. Per carità sono facili da pulire, ma si riempiono con una facilità disarmante, e quindi la macchina va sempre in allarme perché già dopo 4-5 caffè deve essere svuotata Erano almeno un paio d'anni che volevo questa precisa macchina automatica, viste le numerosissime review. Beh, che dire...un'attesa ampiamente ripagata, brava Philips, grazie Amazon!Leggi di più
✅ Acquisto verificato
Estetica accattivante e caffè molto raffinato.
Caratteristiche generali Nel recensire la macchinetta del caffè Philips Serie 2200 EP2220/10, un primo aspetto sul quale vorrei porre l’attenzione è che si tratta di un modello del 2019, dotato di una tecnologia ben più recente rispetto alle sue dirette concorrenti (De Longhi Magnifica S ECAM21.110.B e Gaggia Naviglio), il che è testimoniato anche da una linea più moderna. Anche il prezzo (solitamente tra i 280 ed i 300 euro) risulta decisamente più conveniente (la De Longhi Magnifica S ECAM21.110.B è mediamente la più costosa delle tre, seguita da Gaggia Naviglio). Passando a descrivere la macchina per il caffè prodotta dalla Philips, l’aspetto che mi ha colpito principalmente è stato quello dell’estetica accattivante, elemento di non secondaria importanza essendo la macchinetta destinata, normalmente, ad essere posta in una posizione ben visibile in cucina. Quanto al funzionamento, non ho riscontato un grande dispendio di acqua, come letto in diverse recensioni, per essere precisi il consumo si attesta su di una tazzina, tra accensione e spegnimento (operazione che, ricordo, consente alla macchina una pulizia interna). L’utilizzo della macchina risulta abbastanza facile, anche se il manuale avrebbe potuto essere un po’ più dettagliato, con le figure riportate direttamente sulla pagina di riferimento e non alla fine del manuale. La macchina è silenziosa e pronta all’uso in poco meno di un minuto dall’accensione. Il touchscreen è preciso ed intuitivo e risponde correttamente ai comandi. La preparazione del caffè espresso. Per chi desidera un caffè il più ristretto possibile, consiglio di impostare la macchina come di seguito: manopola di macinatura a 2/12 (più basso è il valore più corposo dovrebbe risultare il caffè), intensità aroma 3/3, lunghezza 1/3. La variazione del livello di macinatura è difficoltosa per la posizione in cui si trova la relativa manopola e quest’ultima mi sembra piuttosto delicata, suggerisco, pertanto, di non variare il livello selezionato una volta individuato quello di interesse. Settando intensità aroma e quantità, la macchina memorizza i valori prescelti, che saranno automaticamente disponibili alla prossima accensione. Tuttavia, è bene puntualizzare, che anche settando intesità aroma al massimo e lunghezza bevanda al minimo, il caffè espresso risulterà più lungo del normale. Per la precisione, l’espresso con il caffè in polvere è leggermente lungo. Utilizzando i grani, invece, il caffè espresso è decisamente lungo (l’equivalente di quasi 2 caffè ristretti), per cui, se si vuole avere un caffè realmente ristretto, occorre fermare l’erogazione del caffè manualmente (suggerisco, per avere un caffè ristretto, di fermare l’erogazione del caffè dopo 4-5 secondi). E qui, come dirò meglio in seguito, ho notato il primo difetto della macchina. All’accensione suggerisco di posizionare una tazzina per raccogliere l’acqua erogata (diversamente, andrebbe a finire nel vassoio raccoglitore, con veloce riempimento dello stesso), aspetto che, vorrei sottolineare, è presente anche in altri modelli di macchine per caffè automatiche, similari per prezzo e caratteristiche. Dopo avere atteso la fuoriuscita di acqua, lasciare la tazzina, in cui è stata raccolta l’acqua, ancora posizionata sotto l’erogatore del caffè. Successivamente, consiglio di porre la tazzina nella quale verrà erogato il caffè sotto il pannarello, al fine di riscaldarla con la funzione vapore per circa 15 secondi. Porre, in seguito, questa tazzina accanto a quella in precedenza posizionata sotto l’erogatore (che dovrà ancora per un po’ rimanere sotto l’erogatore per raccogliere le gocce d’acqua che usciranno poco prima dell’erogazione del caffè). Dopo avere selezionato il tipo di caffè, l’intensità dell’aroma e la lunghezza, premere il tasto di macinatura/erogazione caffè. Una volta attesa la fuoriuscita di qualche goccia, sostituire rapidamente di posizione le tazzine, in modo che il caffè finisca nella tazzina destinata al caffè (attenzione, subito dopo le gocce d’acqua uscirà il caffè, bisogna essere molto veloci, tenendo vicine la tazzina di raccolta acqua e quella dove verrà versato il caffè per effettuare la sostituzione). È questo l’aspetto che è presente anche in altre macchine automatiche e che serve per eliminare la pressione rimasta all’interno. Nondimeno, anche se le gocce dovessero cadere dentro la tazzina, non verrà intaccata la consistenza del caffè, trattandosi giusto di 2-4 gocce. Suggerisco, come già indicato, di fermare l’erogazione del caffè dopo 4-5 secondi, per avere un caffè ristretto. Il problema che ho riscontrato è che la macchina, non completando l’erogazione di default (che equivale pressappoco a 2 caffè ristretti), eroga un caffè appena tiepido. E’ questo il principale difetto che ho notato nell’utilizzo della macchina. Suggerisco, pertanto, come detto sopra, di riscaldare la tazzina con la funzione vapore, prima di riempirla con il caffè. Quello della temperatura del caffè è l’aspetto che meno mi ha convinto della macchina, ma vorrei evidenziare che altre macchine similari, leggendo le relative recensioni, denotano un funzionamento più o meno uguale. Per quanti, si staranno chiedendo che senso abbia una macchina automatica, se poi occorre adottare questi accorgimenti (fermare l’erogazione e raccogliere l’acqua che fuoriesce prima dell’erogazione del caffè in una diversa tazzina) vorrei evidenziare che altre macchine similari, leggendo le recensioni, denotano più o meno un eguale funzionamento; ad ogni modo, con un po’ di pratica le operazioni suindicate risulteranno piuttosto agevoli e in ogni caso, e questo è l’aspetto principale, il caffè sarà ottimo. Venendo al dato principale, vale a dire la bontà del caffè, la pecca del caffè tiepido (se l’erogazione è fermata prima della quantità di default) è compensata dal fatto che il caffè è molto raffinato (senza bolle nella crema), anche utilizzando una qualità non pregiata, del tutto simile a quello che potrete gustare in un bar di livello. Tenete presente, tuttavia, che, a mio avviso la riuscita di un buon caffè è data per un 50% dal caffè utilizzato e solo per l’altro 50% dalla macchina utilizzata. Pertanto, confrontate le diverse tipologie di caffè e verificate quale ha la resa migliore in base al vostro gusto. Nel gustare il caffè si percepisce la qualità dell’acqua, grazie all’azione del filtro. Il caffè non l’ho trovato molto cremoso (ma l’ho testato solo con 3 tipi di caffè), piuttosto corposo. Molto capiente il vano per la raccolta dei chicchi (diciamo che è sufficiente per circa 15 caffè espresso). Il recipiente va svuotato circa ogni 10 caffè. Molto spazioso anche il vano per la raccolta dell’acqua, facile da estrarre, anche se sarebbe stato preferibile uno sportellino per agevolare il riempimento, senza necessità di fare scorrere in avanti il serbatoio per, poi, sorreggerlo con una mano e con l’altra versare l’acqua al suo interno. È possibile utilizzare il caffè macinato, inserendolo nell’apposito vano (nella quantità di un misurino raso alla volta), anche se la differenza con il caffè in grani è evidente, per cui suppongo che avrà un uso molto limitato. Cappuccino. Il cappuccino è eccellente, in pochissimo tempo si avrà una cremosità incredibile. Tuttavia, sarebbe stato più comodo avere il pannarello regolabile in altezza. Quale acqua utilizzare. Un acqua dura, come ad esempio quella dell’acquedotto comunale, è consigliata per esaltare il gusto del caffè espresso, che verrà alleggerita, quanto basta, dal filtro. Va bene anche qualsiasi acqua in bottiglia. Non utilizzare acqua frizzante e non utilizzare acqua demineralizzata, in quanto, in quest’ultimo caso, il gusto del caffè risulterà “scarico”. In dotazione esce una cartina per misurare la durezza dell’acqua e, sulla base del parametro che risulterà, occorrerà impostare la macchina. Quale caffè acquistare. Premesso che i gusti sono soggettivi, se volete un caffè dal gusto molto deciso, scegliete la qualità “robusta” (o, comunque, un caffè in cui la percentuale di “robusta” è nettamente superiore a quella di “arabica”), che contiene una quantità più elevata di caffeina rispetto a quest’ultima. Se, invece, preferite un caffè più delicato optate per l’”arabica”, o per i caffè in cui è questa a prevalere rispetto alla varietà “robusta”. Normalmente, le miscele in commercio sono un mix delle due tipologie suindicate. Per verificare, già alla vista, la qualità di un chicco di caffè, considerate che un seme di caffè di buona qualità deve essere integro, di dimensioni piuttosto grandi e gonfio. Per quanto concerne il colore, questo non deve essere né troppo scuro nè tendente al giallo. Come conservare il caffè. Un volta aperta la confezione del caffè, i chicchi rimanenti possono essere tenuti all’interno della relativa confezione, ben chiusa con un elastico. Tuttavia, ogni qualvolta inserirete nell’apposito vano ulteriori chicchi della stessa confezione, noterete un leggero calo del gusto. In alternativa al richiudere i chicchi all’interno della confezione originaria, potrete riporre i chicchi dentro un barattolo di vetro, assicurandovi che sia non trasparente e di dimensione non molto più grande rispetto allo spazio occupato dai chicchi. Se prevedete un utilizzo molto contenuto della quantità di caffè presente all’interno di una confezione, suggerisco, se ne avete la possibilità, di porre sottovuoto il caffè rimanente. Non riporre, in ogni caso, i chicchi all’interno del frigorifero.Leggi di più
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