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ROMA, 14 LUGLIO 2015 - Lutto nel mondo della politica con la morte, avvenuta intorno alle ore 12.30, dell’’ex parlamentare Willer Bordon. È quanto si apprende da un comunicato della segreteria dell’onorevole dalla lunga storia politica e partitica.[MORE]
I suoi esordi parlamentari risalgono infatti al 1987: ha rivestito la carica di ministro dell’Ambiente nel secondo governo Amato; è stato ministro dei Lavori Pubblici nel governo D’Alema II e ancora sottosegretario ai Beni Culturali nel più recente governo Prodi, fino a ricoprire la carica di presidente del gruppo “I democratici” alla Camera e de “La Margherita” al Senato.
Ha abbandonato definitivamente la carica di senatore e l’attività politica nel 2008, commentando egli stesso la sua scelta come atto doveroso e di protesta verso i privilegi della casta, per poi dedicarsi all’insegnamento universitario (presso la facoltà di Scienze Politiche de “La Sapienza” di Roma) nonché a diverse attività imprenditoriali: «Il mio non è un atto di rassegnazione - aveva precisato a suo tempo -, ma un atto forte di testimonianza di chi sente il dovere di difendere le istituzioni dalla deriva di sfiducia che investe la politica».
Per Ettore Rosato, capogruppo Pd a Montecitorio, Bordon «Non era un trasformista, semmai un innovatore», con queste parole ha ricordato l’«amico fraterno», che a suo giudizio è stato altresì «un politico di razza».
Sul blog del leader M5S si legge: «Dimesso da senatore, morto da incensurato: un caso unico in Italia. Oggi è morto il mio amico Willer Bordon. È stato uno dei pochi senatori che ha dato veramente le dimissioni dal Senato e uno dei pochi che si è reso conto di cosa era diventata la politica dei partiti. Li conosceva talmente bene da aver scritto un “Manifesto per l’abolizione dei partiti politici”».
Domenico Carelli
(Foto: etalia.net)
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