Allarme terrorismo a Roma, tunisino ricercato a 'Chi l'ha visto?': "Non sono un terrorista"
Cronaca Lazio

Allarme terrorismo a Roma, tunisino ricercato a 'Chi l'ha visto?': "Non sono un terrorista"

lunedì 26 marzo, 2018

ROMA, 26 MARZO – Atef Mathlouthi, tunisino di 41 anni, era ricercato a causa di una segnalazione su un possibile attentato. È stato rintracciato in Tunisia dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. Alle domande poste sul tema dalla giornalista, Mathlouthi ha risposto: “Non sono un terrorista, non sono latitante, la polizia tunisina mi ha interrogato tutto il giorno. Denuncio tutti!”. [MORE]


“Io lavoro in un bar per mandare i soldi a mia moglie e ai bambini”, racconta Atef. “Dal 2012 non sono più uscito dalla Tunisia, sono a Mahdia. Ieri sono andato a lavorare e ho trovato il bar circondato dalla polizia, mi hanno detto che sono ricercato a Roma... magari mi portassero a Roma”. Tutto è nato da una lettera anonima spedita all’ambasciata nella Capitale. “Hanno fatto spaventare mia moglie e i miei figli. Mia madre è in ospedale in Francia”, aggiunge il 41enne.


La moglie di Atef, Beatrice, prova a spiegare l’equivoco: “Mio marito non è un terrorista, lavora in un bar a Mahdia in Tunisia per mantenere la sua famiglia: la lettera all'ambasciata l'ha scritta la moglie di un suo collega di lavoro con cui mio marito ha avuto un contenzioso economico”. Anche Beatrice conferma la versione del marito: “Ieri mattina è venuta la polizia in casa a Palermo, cercavano Atef: ho detto che dal 2013 non è più qui a Palermo perché il suo permesso di soggiorno è scaduto. E loro lo sapevano bene.” Conclude, infine: “da quando è scaduto il permesso non riesce a vedere i suoi quattro bambini. Ho dato alla polizia il suo telefono e il suo indirizzo in Tunisia. Sono andata a trovarlo due settimane fa”.

fonte immagine twitter.com


Danilo De Rosa


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