Calcio Serie A: Napoli, Inter, Juve è guerra aperta, i commenti post-partita
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Calcio Serie A: Napoli, Inter, Juve è guerra aperta, i commenti post-partita

domenica 30 ottobre, 2022

Calcio Serie Napoli, Inter, Juve è guerra aperta, i commenti post-partita.  Inzaghi: "questa squadra gioca e mi diverte" 

A San Siro contro la Sampdoria l'Inter ha trovato una vittoria importante, tre punti strappati grazie a bel gioco, gol bellissimi e una prestazione di squadra. Al termine dei 90' della sfida, le parole di Mister Simone Inzaghi:

"Stiamo bene, la squadra è in fiducia, stiamo ottenendo vittorie convincenti ma dobbiamo continuare così. Il campionato corre veloce, nessuno rallenta ma abbiamo fatto un mese di ottobre quasi perfetto. Cosa mi piace di più? Il fatto che mi diverto tanto a veder giocare la squadra, stiamo bene in campo, sappiamo cosa vogliamo, la squadra sta bene, stiamo recuperando giocatori che sono mancati, adesso aspettiamo Brozovic. Calhanoglu? Sta facendo molto bene, anche Mkhitaryan e Barella stanno facendo benissimo, quando ho capito che l’infortunio di Brozovic era serio, ho pensato di mettere lì Hakan, aveva tutte le caratteristiche per farlo nel migliore dei modi. Brozovic speriamo possa recuperare per domenica, poi ci sarà un imbarazzo della scelta che mi farà felice, quando un allenatore può scegliere è sempre contento. Da qui alla sosta ci sono partite impegnative ma la classifica bisogna guardarla relativamente, abbiamo perso dei punti, le altre stanno correndo, abbiamo queste partite più martedì a Monaco, lì giocheremo con la qualificazione acquisita ma bisogna fare una partita seria contro un avversario di valore. Correa? Sa che ho tantissima fiducia in lui, ha una grande personalità e deve continuare a lavorare come sta facendo".

INTER-SAMPDORIA 3-0 | TABELLINO

Marcatori: 21' De Vrij (I), 44' Barella (I), 73' Correa (I)

INTER (3-5-2): 24 Onana; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni (15 Acerbi 68'); 2 Dumfries (12 Bellanova 79'), 23 Barella, 20 Calhanoglu (14 Asllani 83'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco; 9 Dzeko (11 Correa 68'), 10 Lautaro (90 Lukaku 68'). A disposizione: 1 Handanovic, 21 Cordaz, 5 Gagliardini, 8 Gosens, 33 D'Ambrosio, 36 Darmian. Allenatore: Simone Inzaghi.

SAMPDORIA (4-4-1-1): 1 Audero; 24 Bereszynski, 25 Ferrari, 15 Colley, 2 Amione; 23 Gabbiadini (34 Montevago 78'), 4 Villar (5 Verre 53'), 28 Yepes (14 Vieira 46'), 37 Leris; 7 Djuricic (8 Rincon 78'); 10 Caputo (18 Pussetto 66'). A disposizione: 22 Contini, 3 Augello, 11 Sabiri, 13 Conti, 21 Murillo, 29 Murru, 70 Trimboli. Allenatore: Dejan Stankovic.

Ammoniti: Yepes (S), Colley (S), Djuricic (S), Verre (S), Gabbiadini (S), Bastoni (I), Vieira (S)

Recupero: 0' - 5'.

Arbitro: Massimi. Assistenti: Galetto, Massara. Quarto ufficiale: Cosso. VAR: Nasca. Assistente VAR: Paganessi.

Vittoria a San Siro con i gol di De Vrij, Barella e Correa

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Serie A: Lecce-Juventus 0-1

La squadra di Allegri reagisce alla debacle in Champion

Serie A: in campo Lecce-Juventus 0-1 LA CRONACA 

Passa la Juve grazie ad un magia di Nicolo' Fagioli, al suo primo gol in serie A.

E' bastata la prodezza del giovane bianconero, subentrato nella ripresa per uno spento e spaesato McKennie, per firmare la vittoria (1-0) sul campo di un Lecce, ancora alla ricerca del primo successo casalingo in campionato.

Davvero pregevole il gran destro di Fagioli, che bacia il palo per poi infilarsi nel sette. Esultanza e lacrime per il bomber di giornata, che toglie le castagne dal fuoco alla squadra di Allegri, apparsa abbastanza imbarazzante nella prima frazione. Poi i cambi del tecnico toscano (Fagioli e Iling-Junior) e bianconeri con un altro passo. Il Lecce recrimina per un palo colpito da Hjulmand nel finale, unico sussulto di giornata per i giallorossi. Terza vittoria di fila in campionato per i bianconeri che salgono momentaneamente al sesto posto, ma Napoli ancora lontano. Per il Lecce ancora uno stop e classifica che comincia a farsi difficile, con la quart'ultima piazza al momento. Allegri, senza Vlahovic, cambia ancora e lancia dal primo minuto il giovane Soulè nel tridente offensivo con Milik e Kostic, con Kean che va in panca, assieme a Bonucci, Miretti in cabina di regia. Baroni punta su Cessay nel reparto offensivo, completato da Strefezza e Oudin, chance dal primo minuto in mezzo al campo per Blin, solo panchina per Umtiti. Si parte ed il copione sembra essere abbastanza chiaro con la Juve che detta i ritmi del gioco e, non trovando sbocchi centralmente, cerca a più riprese ad allargare il gioco. I padroni di casa, con improvvise ripartenze, vogliono sorprendere i bianconeri che devono ricorrere anche a maniere talvolta rudi: a farne le spese nella prima mezz'ora sono Miretti, Cuadrado, Milik e Gatti che finiscono per varie tipologie di fallo sul taccuino dell'arbitro Chiffi. E il cronometro segna 32 minuti per registrare il primo tiro in porta della gara, con Rabiot che dalla lunga distanza prova di controbalzo dopo un'azione personale di Gatti: ma Falcone è attento, e blocca a terra. Ancora Rabiot (44') di testa sugli sviluppi di un corner: pallone ben indirizzato, ma Falcone è ancora attento.

Cala il sipario sulla prima frazione, che registra gli unici sussulti nel finale con Rabiot, per il resto poche emozioni. La Juve, nonostante il maggior possesso palla, risulta sbiadita e abbastanza nervosa (4 ammoniti), di contro il Lecce amministra senza eccessivi patemi. Si riparte per la ripresa e Allegri opera il primo cambio: dentro Fagioli al posto di McKennie, apparso abbastanza sfasato nella prima frazione. E l'ingresso del giovane centrocampista sembra dare una maggiore scossa ai bianconeri, che da subito si insediano nella meta campo giallorossa. Gli ospiti pressano, il Lecce soffre e Baroni opera un doppio cambiop: dentro Askildsen e Banda per Blin e Oudin. Allegri cerca di cambiare l'inerzia della gara e getta nella mischia Kean al posto di Miretti, buona la sua prova ma un giallo sulle spalle che pesava tanto. La gara si accende e Milik (64') dal limite dell'area trova Falcone attento nella respinta a mani aperte.

Ancora linfa verde in casa Juve con Iling-Junior che subentra al 72'. Un minuto e il giovane si rende protagonista. Assist perfetto per Fagioli che si gira senza pensarci su, destro a giro dal vertice dell'area di rigore: traiettoria splendida e pallone che si insacca all'incrocio dei pali, con Falcone che accompagna con lo sguardo la sfera in gol (73'). Ancora cambi in casa Lecce con Di Francesco, Colombo e Rodriguez per Strefezza, Cessay e Gonzalez, mentre sul fronte opposto Bonucci rileva Soulè. Il Lecce crede nel clamoroso pareggio, Hjulmand, sugli sviluppi di un corner, da fuori area tira una sassata che sbatte sul palo. Pareggio sfiorato con il primo tiro nello specchio dei giallorossi. I minuti di recupero non cambiano il risultato. La Juve sbanca Lecce grazie a Fagioli, e sorriso ritrovato dopo l'eliminazione in Champions.

Le formazioni

Lecce con il 4-3-3: Falcone - Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo - Blin, Hjulmand, Gonzalez - Oudin, Ceesay, Strefezza. A disp.: Bleve, Pezzella, Tuia, Dermaku, Umtiti, Persson, Helgason, Bistrovic, Askildsen, Cetin, Listkowski, Di Francesco, Banda, Delgado, Colombo.

4-4-1-1 per la Juventus: Szczesny - Cuadrado, Gatti, Danilo, Alex Sandro - Soule, McKennie, Rabiot, Kostic - Miretti - Milik. A disp.: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, Fagioli, Iling, Compagnon, Kean.

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Spalletti: “sono orgoglioso dei miei ragazzi. Ho un gruppo che merita elogi”

Serie A, il Napoli travolge il Sassuolo 4-0

"Sono orgoglioso di questi ragazzi". Luciano Spalletti elogia la squadra dopo il tredicesimo successo consecutivo degli azzurri.

"Arrivare a fare un filotto di partite così lungo merita gli elogi che stanno ricevendo. Tutte le volte che siamo chiamati a proseguire sulla strada dobbiamo raddoppiare le forze e ci riusciamo"

"Ogni gara dobbiamo alzare l'attenzione e metter in campo sempre qualcosa in più. Oggi abbiamo concesso un po' troppo per quelle che sono le nostre potenzialità, però mi rendo conto che sia un aspetto fisiologico"

"Abbiamo segnato subito, poi siamo andati a raddoppiare, a quel punto ho visto qualche errore di leggerezza che credo siano anche giustificabili nell'ottica degli impegni che stiamo avendo".

"Ho un gruppo di calciatori che si allenano con determinazione e intensità, sono dei professionisti esemplari. Lavorano e si divertono, hanno la stessa mentalità sempre. Quando giocano riesco a trovare le linee giuste, ad attaccare gli spazi in maniera veloce e precisa. E' tantissimo il merito che hanno nella continua ricerca del gioco. Ho degli uomini capaci autonomanente di prendersi le chiavi del match con intuizioni geniali. Complimenti a loro"

Tripletta di Osimhen e gol di Kvaratskhelia

Napoli show al Maradona: la formazione di Spalletti supera 4-0 il Sassuolo e conquista la 13/a vittoria di fila tra campionato e coppe.

Gara nel segno di Victor Osimhen, autore di una tripletta e del georgiano Kvaratskhelia.

Nel nome di Diego e nel segno di Victor. Nel sabato del Villaggio che attende e celebra la nascita del D10S nello Stadio intitolato alla sua memoria, il Napoli regala quello che Maradona avrebbe più apprezzato: gol e spettacolo. Osimhen è l'eroe mascherato, il Manga più amato da grandi e piccini, il manifesto della felicità di un intero popolo. La V di Vittoria è un riflesso nel cielo che per 3 volte infiamma il cuore azzurro. Osi segna in tutte le maniere, di rapina, di astuzia e anche di delicatezza come nel terzo sigillo creato con un colpo sotto che sembra una carezza. In mezzo c'è il talento del predestinato, il genio di Kvara che prima offre un assist con il fiocco regalo a Osimhen e poi si mette in proprio con una penetrazione da assoluto campione. E' il tredicesimo successo consecutivo tra Champions e campionato, il terzo in una sola settimana con a corredo ben 8 gol, uno più bello dell'altro. Al Maradona c'è la Sindrome di Sthendal. Nel segno di Victor e nel nome di Diego.

NAPOLI: Meret, Di Lorenzo (79' Zanoli), Kim, Jesus, Mario Rui, Anguissa (56' Ndombele), Lobotka (79' Demme), Zielinski (56' Elmas), Lozano, Kvaratskhelia (71' Raspadori), Osimhen. All. Spalletti.

SASSUOLO: Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio, Frattesi (80' Obiang), Maxime Lopez, Thorstvedt (65' Henrique), Laurienté, Ceide (46' Traorè), Pinamonti (65' Alvarez). All. Dionisi.

Arbitro: Rapuano di Rimini
Marcatori: 4' Osimhen, 20' Osimhen, 36' Kvaratskhelia, 77' Osimhen
Note: ammoniti Lopez. Espulso Laurientè al 84'.


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