Dl Fisco: via libera a 460 mln per rete ferroviaria. Intesa sul carcere per i grandi evasori
Economia Lazio Roma

Dl Fisco: via libera a 460 mln per rete ferroviaria. Intesa sul carcere per i grandi evasori

lunedì 2 dicembre, 2019

ROMA, 2 DICEMBRE - La commissione finanze della Camera ha approvato l'emendamento del governo al dl fisco che autorizza per il 2019 "una spesa da 460 milioni per il finanziamento di investimenti infrastrutturali della rete ferroviaria nazionale". La maggioranza ha trovato l'accordo sull'inasprimento del carcere per i grandi evasori. Due emendamenti dei relatori riducono l'aumento delle pene per i comportamenti non fraudolenti, come la dichiarazione infedele e l'omessa dichiarazione, e rivedono sia la disciplina della confisca per sproporzione, prevista per i reati più gravi, sia la responsabilità amministrativa delle imprese. Gli emendamenti sono depositati e verranno votati in commissione finanze alla Camera.

Italia Viva ha preparato un pacchetto di subemendamenti a quello di maggioranza sull'articolo 39 del dl fisco che, per i reati meno gravi, attenua l'inasprimento del carcere per i grandi evasori. E' quanto si apprende da fonti del partito. Obiettivo delle richieste di Iv è rivedere la confisca per sproporzione, per attenuarne la portata.

"L'emendamento che riscrive l'art.39 del Dl fiscale depositato ieri sera dal Governo, se da un lato affronta alcune delle criticità che avevamo evidenziato in audizione, dall'altro vanifica questi miglioramenti, estendendo ulteriormente l'ambito applicativo del decreto 231 ai reati tributari", dice Confindustria "È un approccio iper repressivo, che moltiplica le sanzioni sulle stesse fattispecie. La confisca allargata resta comunque un'anomalia, perché estende misure eccezionali pensate per la criminalità mafiosa a reati di natura completamente diversa e i correttivi apportati vengono completamente annullati dall'intervento in tema di responsabilità 231", sottolinea l'associazione degli industriali.

"L'emendamento che riscrive l'art.39 del Dl fiscale depositato ieri sera dal Governo, se da un lato affronta alcune delle criticità che avevamo evidenziato in audizione, dall'altro vanifica questi miglioramenti, estendendo ulteriormente l'ambito applicativo del decreto 231 ai reati tributari", dice Confindustria "È un approccio iper repressivo, che moltiplica le sanzioni sulle stesse fattispecie. La confisca allargata resta comunque un'anomalia, perché estende misure eccezionali pensate per la criminalità mafiosa a reati di natura completamente diversa e i correttivi apportati vengono completamente annullati dall'intervento in tema di responsabilità 231", sottolinea l'associazione degli industriali.


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