Gli omosessuali non possono donare il sangue
Cronaca Lombardia

Gli omosessuali non possono donare il sangue

venerdì 16 luglio, 2010

MILANO - Un altro ospedale, il “Gaetano Pini”, non accetta il sangue gay.
E’ capitato stavolta ad un ragazzo che era alla ventesima donazione presso lo stesso istituto. Stavolta gli è stato detto che il suo sangue non era più il benvenuto.[MORE]
"Stamattina sono andato a donare il sangue, come da otto anni a questa parte, come oltre venti donazioni già fatte. Le infermiere, gentili e simpatiche come sempre, mi danno da compilare il solito foglio con domande su eventuali contatti con sangue infetto, sulle abitudini sessuali, su viaggi all'estero, nell'attesa della visita con la dottoressa responsabile". Tocca alla responsabile informare Gabriele delle nuove direttive: "Mi guarda dritto negli occhi ma è un po' titubante. 'Gabriele è già da un po' che volevo parlarti ma non ho avuto occasione.
Come sai ci siamo uniti al Policlinico, adesso dipendiamo da loro. Le direttive del Policlinico sono chiare, non possiamo accettare donatori omosessuali. Io non sono d'accordo, ma devo rispondere a dei superiori. Mi dispiace tantissimo. Io oggi non me la sento e non posso farti donare". Gabriele ha una relazione stabile, e ha sempre dichiarato, negli 8 anni passati, di essere gay. "Non potevo credere alle mie orecchie fino a ieri il mio sangue andava benissimo, anzi mi chiamavano pure a casa se magari facevo passare troppo tempo tra una donazione e l'altra, è andato bene per oltre venti volte e oggi non va più bene? Vi ho dato nove litri in otto anni e adesso non posso? E perché poi? Solo perché sono gay?".

Sulla vicenda è intervenuta Paola Concia, deputata del Pd, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare sull’argomento, che sarà firmata anche da Livia Turco, che di situazioni analoghe si è già interessata in passato.
Secondo la Concia non vi è alcun fondamento scientifico sull’argomento. Sottolinea come, da una stima dell’istituto superiore di sanità, nel 2008 il contaggio dell’HIV sia avvenuto nel 44,4% dei casi con rapporti eterosessuale e solo nel 23,7 % dei casi attraverso rapporti omosessuali o bisessuali.

Intanto il giovane ha deciso di trovare un ospedale meno “fondamentalista” per continuare a donare il suo sangue.
 


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