Il consigliere Notarangelo sulla mancata convocazione del consiglio sulla sanità
Politica Calabria

Il consigliere Notarangelo sulla mancata convocazione del consiglio sulla sanità

mercoledì 8 maggio, 2013

CATANZARO, 8 MAGGIO 2013 - La mancata convocazione del Consiglio Comunale sulla Sanità è l’ennesima riprova della scarsa tensione democratica di una maggioranza che intende imbavagliare il civico consesso ed impedire il dissenso.

La verità, da alcuni a mezza bocca pronunciata, è che - chi è al momento alla guida della città vorrebbe un Consiglio comunale sulla Sanità blindato, da effettuare solo quando le cose saranno tutte già confezionate e definite. Come dire: noi ci riuniamo in tre-quattro persone, decidiamo e poi voi discutete di aria fritta.

Si tratta, com’è di tutta evidenza, di un vero e proprio vulnus democratico che non solo chi è sui banchi del consiglio comunale ma che tutti i cittadini hanno il dovere di conoscere e di fronteggiare. I politici, o meglio i politicanti che in questa città in agonia abbondano, altro non sono che espressione della nostra essenza di cittadini in disarmo morale prima ancora che sociale.

E’ necessario un complessivo scatto d’orgoglio da parte dell’intero elettorato che smetta di essere alla mercè del “promettente” politicante di turno e cominci, come in altre realtà è consuetudine, a chiedere conto reale dell’operato del proprio rappresentante rendendo trasparente e responsabile il rapporto tra eletto ed elettore.

Per questo, mi auguro che la questione della mancata convocazione del consiglio sulla sanità apra, sul tema, una riflessione più ampia che coinvolga non solo le forze politiche, ma anche le associazioni di liberi cittadini laddove molto spesso albergano le migliori intelligenze e sorgono le idee più produttive.
Partendo dalle questioni legate alla sanità, infatti, potrebbe essere possibile scardinare uno status quo ingessato da troppi compromessi.

Ci si dovrebbe spiegare, ad esempio, cosa realmente sia accaduto in Fondazione Campanella tanto da portare alle dimissioni del presidente Esposito, non difeso da coloro i quali gli sono al fianco.
Ci si dovrebbe dire perché non c’è una programmazione sanitaria seria con previsione della spesa sui cambiamenti previsti. A tal punto da individuare solo adesso, su pressione del Magnifico Rettore la commissione paritetica.

Ci si dovrebbe ancora spiegare costi e benefici della convenzione tra il Pugliese – Ciaccio ed il Bambin Gesù; il modo in cui è stata gestita, che tipo di programmazione vi sia stata a monte, che studi sono stati fatti.
Attualmente, invece, in un campo dove lo studio scientifico è d'obbligo, si naviga a vista con evidente approssimazione ed ancor più evidente necessità di tutelare, più che la salute pubblica, il bene privato di politici navigati o rampanti e manager ad essi legati.

Tutto questo sulle spalle dei cittadini.

Per tutto questo mi permetto di rivolgermi direttamente al Sindaco cui chiedo di non rendersi complice di questa politica cialtrona e compromessa che egli stesso dice di voler combattere ed a cui reitero la richiesta di convocare al più presto il consiglio comunale sulla Sanità. Non a giochi fatti, anche per dimostrare, nei fatti, la sua non subalternità al Governatore regionale ed ai suoi sodali locali.

Consigliere Mauro Notarangelo
(Primavera a Catanzaro)

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