Imu-Tasi, Renzi rassicura i Comuni: "Ridaremo un assegno corrispondente"
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Imu-Tasi, Renzi rassicura i Comuni: "Ridaremo un assegno corrispondente"

lunedì 7 settembre, 2015

ROMA, 07 SETTEMBRE 2015 – Dal salotto di Porta a Porta il premier Matteo Renzi ha ribadito che «il 16 dicembre sarà l'ultimo giorno in cui si paga la tassa sulla prima casa». «Nel 2014 abbiamo dato gli 80 euro, nel 2015 abbiamo concluso l'operazione su Irap e costo del lavoro, nel 2016 taglieremo l'Imu e la Tasi che è l'operazione che abbiamo annunciato a luglio. Nel 2017 penseremo all'Ires e nel 2018 all'Irpef», ha detto il presidente del Consiglio, assicurando: «Noi togliamo Imu e Tasi e daremo ai sindaci un assegno corrispondente» al taglio. «Quel che togliamo ai Comuni -ha precisato- lo restituiamo paro paro, come si dice a Roma. Sarà emblematico: tot levi ai Comuni, tot rimetti immediatamente». [MORE]

Poi sul nodo pensioni: «le decisioni si annunciano solo quando siamo sicuri di farle. Oggettivamente dobbiamo trovare un meccanismo per cui chi vuole andare un po' prima rinunciando a un po' di soldi possa farlo. Il problema è quanto prima e quanti soldi. Spero –ha proseguito- che nelle prossime settimane o mesi si possa arrivare a una decisione, ma per lo stato l'intervento deve essere a 'somma zero'. Al sud non servono nuovi libri dei sogni che sono diventati incubi, basta fare. Quel che serve per mettere in moto l'Italia è realizzare le cose vecchie pensate dagli altri».

Affrontato nuovamente anche il tema immigrazione: «Dal mare sono arrivate 170mila persone l'anno scorso, che non sono rimaste tutte in Italia. Quest'anno siamo sugli stessi numeri: 116.131 mila a fine agosto. L'Italia non è invasa come dice qualcuno, ha una presenza ancora sopportabile, ma il punto è che non possiamo continuare così».

Infine in merito alle riforme ha detto: «Non entro nelle tecnicalità, dico che con le riforme dobbiamo fare un Paese più semplice. Punto. Entro il 15 ottobre si decide al Senato. E poi, dopo sei letture parlamentari, saranno gli italiani a decidere con un referendum sì o no. E poi dicono che non è un processo democratico, alla faccia...».

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica
 


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