M5S, Giarrusso:'Si dimetta chi ha voluto il nuovo 416ter, un regalo alle mafie'
Politica Calabria

M5S, Giarrusso:'Si dimetta chi ha voluto il nuovo 416ter, un regalo alle mafie'

venerdì 29 agosto, 2014

La riformulazione del 416ter, la norma che regolamenta il voto di scambio politico-mafioso in Italia, aveva già creato ampi dibattiti al momento della sua discussione e della successiva approvazione, avvenuta con i voti di parlamentari della maggioranza piddina e di NCD congiunti a quelli di Forza Italia. Già allora il Movimento 5 Stelle aveva alzato forti critiche, ma ora, il Senatore 5 Stelle Michele Giarrusso, in un intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, rivendica con forza i motivi di quei no e di quelle proteste in aula, forte di una sentenza della Cassazione che, per il senatore siciliano, sembra proprio dare ragione ai parlamentari grillini.

[MORE]Giarrusso si riferisce alla decisione della Cassazione di rinviare a nuovo processo Antonello Antinoro, politico centrista siciliano, condannato nei primi due gradi di giudizio per aver incontrato una cosca palermitana prima delle elezioni del 2008, cercando di stringere un patto, presumibilmente, di voto di scambio. ''La Cassazione ha citato un nostro intervento in commissione: il procacciamento di voti 'con metodo mafioso' non era un rafforzamento della norma, ma un espediente per cancellare il reato. Perchè si concretizzi il 'metodo mafioso', in pratica, deve accadere che qualcuno si presenti armato al seggio. Cose del genere non sono mai successe, la mafia lavoro in maniera più sottile ed efficace'' afferma.
Per il parlamentare grillino, la sentenza della Cassazione sancisce un principio ben chiaro, ma che potrebbe avere effetti devastanti sull'anti-mafia, perchè i giudici difficilmente riusciranno a provare quei metodi mafiosi che vengono richiesti dalla norma, rifugiandosi nella ricerca del reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Proprio il Movimento 5 Stelle si era battuto con forza nella aule parlamentari contro l'approvazione del testo, ritenendolo un passo indietro nella lotta alla mafia, anche considerando la riduzione delle pene che da 7 a 12 anni passano da 4 a 10 anni. E ora chiede, con altrettanta forza, le dimissioni di chi gioiva all'approvazione della nuova norma: ''Invito coloro che hanno applaudito tutti insieme questa norma, e hanno dato piena prova di non essere all'altezza del loro ruolo, a dimettersi. Chi l'ha votato in Parlamento andrebbe inquisito per favoreggiamento. Si devono vergognare anche Don Ciotti e Libera, che solo dopo l'approvazione si sono accorti che la legge era ambigua. Nessuno può dire che non sapeva, pure Rosy Bindi ha appoggiato questo obbrobbio, una norma voluta da Renato Brunetta'.

fonte ilfattoquotidiano.it

Salvatore Remorgida


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