Marino al Tar: ricorso contro l'annullamento delle unioni gay
Cronaca Lazio

Marino al Tar: ricorso contro l'annullamento delle unioni gay

martedì 4 novembre, 2014

ROMA, 4 NOVEMBRE 2014 – Ancora polemiche riguardo le trascrizioni delle nozze tra persone dello stesso sesso. Il sindaco Marino ha presentato il ricorso di Roma Capitale al Tar contro il Prefetto della Provincia, Giuseppe Pecoraro che, lo scorso 31 Ottobre, ha invalidato il riconoscimento delle unioni omosessuali firmate dal sindaco: “Ieri sera ho firmato il ricorso al Tar che oggi è stato presentato. Alcune coppie hanno fatto ricorso al Tar e noi lo presenteremo sia insieme a loro che indipendentemente”, commenta il primo cittadino.


Stando a quanto dichiarato da Marino, il provvedimento del prefetto è “palesemente nullo, illegittimo, ed errato”. Infatti, il Prefetto di Roma non avrebbe notificato con il giusto preavviso l’intenzione di cancellare la legittimità dell’atto della trascrizione dei matrimoni. Per di più, sempre secondo quanto comunicato dal primo cittadino di Roma, l’annullamento del Prefetto andrebbe ad agire su qualcosa che non è di sua competenza: le unioni, infatti, non sono state propriamente celebrate, ma si è trattato invece di trascrivere formalmente qualcosa che era già stato legittimato altrove e in un momento precedente. Le 16 coppie di cui si è riconosciuta l’unione erano già state unite in matrimonio all’estero e dunque, secondo Marino, l’annullamento del Prefetto non risulterebbe valido. Infine, Marino ribadisce che Giuseppe Pecoraro non può avere potere sugli atti di stato civile e che, di fatto, questa è competenza del solo Tribunale. [MORE]


Nonostante questo, il Tar della regione Lazio non ha sospeso l’annullamento del Prefetto. Il “no” è stato accompagnato dalla spiegazione che il ricorso presentato dalle coppie ha preceduto l’annullamento da parte del Prefetto: in altre parole, trattandosi di una misura cautelare, l’istanza presentata non può essere accettata.
Resta da capire, come sottolinea Marino, se le decisioni del Prefetto siano in linea con la famosa legge del ’95, secondo la quale i matrimoni contratti all’estero sarebbero un fattore di rischio per l’ordine pubblico: “noi riteniamo che questo pericolo non ci sia”, ha concluso il sindaco.
 

(foto www.ilgazzettino.it)

Sara Svolacchia


Autore
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