Messico,bambine reclutate dai narcotrafficanti
Estero Umbria

Messico,bambine reclutate dai narcotrafficanti

giovedì 1 dicembre, 2011

CITTA’ DEL MESSICO, 1 DICEMBRE 2011 – Molti adolescenti in Messico, troppo spesso, finiscono nelle mani dei narcotrafficanti che , in modi diversi, li sfruttano e si servono di loro. L’allarme lo lancia oggi l’Ong “ Coalizione” rendendo noto che almeno 800 sono, dal 2009 ad oggi, i bambini e, in misura sempre maggiore negli ultimi tempi le bambine in età adolescenziale, che hanno subito questo triste destino.[MORE] Alcune vengono impiegate per spiare i movimenti delle forze di polizia, altre sono arruolate e addestrate come sicari, altre vengono ridotte a schiave sessuali dei capibanda locali.


 Teresa Ulloa Ziaurriz, direttrice della Organizzazione non governativa “ Coalizione “ che da anni lotta contro il traffico di donne e bambine in America latina e nel Caribe ha affermato che le organizzazioni criminali approfittano delle estreme condizioni di povertà in cui si trovano le adolescenti e le loro famiglie per arruolarle al proprio servizio. Anche la Commissione Nazionale dei Diritti Umani, qualche giorno fa, ha lanciato un accorato appello al governo,alle istituzioni pubbliche, alla società e alle organizzazioni civili per migliorare le condizioni di vita in cui versano un milione e mezzo di bambini di lingua indigena che vivono in Messico. Proprio a causa di questa estrema povertà alcune ragazze vengono comprate dai narcos direttamente dalle famiglie mentre altre vengono convinte dietro la promessa di denaro. La maggior parte non fanno mai ritorno a casa, scomparse letteralmente nel nulla, altre vengono trovate morte, il corpo straziato.


Inizialmente questo triste fenomeno si era registrato solo negli stati di Coahuilia, Nuevo Leon e Tamaulipas ma con il passare del tempo ne viene segnalata la costante crescita e la sua espansione in altre aree come quella di Chiapas, Hidalgo e Stato del Messico. Per combattere efficacemente questa tratta , sostiene la Ziaurriz, è necessaria una nuovo normativa generale data l’insufficienza di quella attuale che lascia le vittime nel completo abbandono e non prevede misure efficaci per perseguire questo orribile delitto. Alejandro Solorio Arechiga, responsabile della Sicurezza Pubblica di Jalisco, rende noto che sono presenti diverse detenute adolescenti a Veracuz, alcune delle quali sono state utilizzate persino come killer. Possiamo ricordare in proposito il caso di El Ponchis. Un ragazzino di soli 12 anni che ha già imparato ad uccidere per i trafficanti di droga messicani e che spesso commette i suoi efferati delitti assieme ad una gang di sole donne di cui fanno parte anche le sue sorelle.
Daniela Dragoni
 


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