Pa, via libera definitivo del Senato: la riforma è legge
Economia Lazio

Pa, via libera definitivo del Senato: la riforma è legge

martedì 4 agosto, 2015

ROMA, 4 AGOSTO 2015 - L'aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl di deleghe al governo sulla riforma della pubblica amministrazione. I sì sono stati 145, i no 97, nessun astenuto. Maggioranza compatta a favore del testo, contrari le minoranze e anche il nuovo gruppo dei verdiani Ala. Con il via libera del Senato, la riforma è diventata legge. E, come messo nero su bianco nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile, nei prossimi cinque anni dovrebbe valere 0,4 punti di Pil. Con un effetto espansivo sui principali indicatori di finanza pubblica, a partire da debito e indebitamento netto. [MORE]

"Un altro tassello: approvata la riforma Pa #lavoltabuona un abbraccio agli amici gufi" ha commentato su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Stretta sui dirigenti. Tra le misure principali del testo, la stretta sui dirigenti, uno dei capitoli fondamentali della riforma Madia: gli incarichi non saranno più a vita. Licenziamenti più facili anche per i vertici in caso di valutazione negativa. Due le possibilità: o lasciare l'amministrazione dello Stato, o accettare di passare da un incarico di dirigente a quello di funzionario. Inoltre in caso di azione disciplinare è previsto l’obbligo di portare a termine la pratica, senza escludere il ricorso alla sanzione più grave. Infine si prevede la revoca o il divieto dell'incarico in settori esposti al rischio corruzione, quando c'è una condanna (anche non definitiva) da parte della Corte dei Conti al risarcimento del danno erariale per condotte dolose, accogliendo dunque un emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle.


Concorsi pubblici. La riforma era finita sotto il fuoco delle polemiche per un emendamento che introduceva un 'punteggio' diverso, ai fini dei concorsi pubblici, a seconda degli atenei dove si è conseguita la laurea. Una norma poi cancellata. Nel passaggio alla Camera era anche saltata la barriera del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi della pubblica amministrazione. 


Spending review. Il disegno di legge pone le basi per l’accorpamento della Forestale in un’altra forza, probabilmente i carabinieri per recuperare risorse. Nella stessa direzione va verso il taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento delle prefetture, quel che ne rimarrà andrà a finire nell'Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority. La scure cade anche sulle partecipate, verranno ridotte e sarà più facile il commissariamento. Drastica riduzione, infine, delle camere di commercio, con l’obiettivo di dimezzarle.


Misure anti-burocrazia. Molte le misure volte a razionalizzare le funzioni all’interno della Pubblica amministrazione e facilitare la digitalizzazione e il dialogo dei cittadini con la burocrazia. Le funzioni di controllo sui falsi malati e le relative risorse passano dalle Asl all'Inps. Le funzioni del pubblico registro automobilistico (PRA) passano dall'Aci al Ministero dei Trasporti a cui fa già capo la Motorizzazione. dovrà diventare possibile pagare multe e bollette fino a 50 euro con un sms; le amministrazioni che si occupano di tutela paesaggistica e salute dei cittadini avranno 90 giorni di tempo tassativi per rispondere prima che scatti il “silenzio assenso”; in caso di contese tra amministrazioni centrali sui nulla osta sarà direttamente il premier, dopo una passaggio in Consiglio dei ministri, a decidere. Infine, viene istituito il numero unico europeo per le emergenze (112) su tutto il territorio nazionale con centrali operative regionali. Si tratta di un numero telefonico valido per tutta l’Unione europea che l'Italia non aveva ancora attuato subendo una procedura di infrazione europea nel 2006.

I decreti delegati. Adesso molto dipenderà dai decreti delegati: una quindicina in tutto, che l’Esecutivo punta a presentare a partire da settembre. La ministra Marianna Madia ha parlato di due pacchetti: prima le misure anti-burocrazia, poi quelli del dimagrimento della macchina pubblica. Per ultimo il riordino della dirigenza e il testo unico del pubblico impiego.
 

Tiziano Rugi


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Economia.