Pensioni: Tito Boeri, manovra fa aumentare debito e grava su generazioni future
Economia Lazio

Pensioni: Tito Boeri, manovra fa aumentare debito e grava su generazioni future

lunedì 23 gennaio, 2017

ROMA, 23 GENNAIO - Il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, è intervenuto al convegno “Tuttopensioni”, organizzato dal Sole 24 Ore, e non ha mancato di analizzare e commentare le novità introdotte dalla legge 232/16 - Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 - meglio conosciuta come legge di stabilità.

Ovviamente uno dei temi più sentiti dall’economista, che guida il principale ente di previdenza sociale in Italia, sono le pensioni. La legge di stabilità per il 2017 prevede un massiccio intervento in ambito pensionistico, che Boeri ha commentato così: "Questa è una manovra ma che fa aumentare il debito implicito e ogni manovra che lo fa scarica oneri sulle generazioni future. E questa è una manovra che lo fa in modo non irrilevante. Aumenta la spesa pensionistica aumentando la generosità di trattamenti su categorie che hanno già fruito di trattamenti più vantaggiosi di chi ne fruirà in futuro".

Ciò che rileva maggiormente per Boeri è l’estensione della quattordicesima, un intervento che “può venire a premiare delle persone che si trovano in famiglie dove ci sono altre persone che hanno pensioni elevate o patrimoni ingenti", in un Paese, come l’Italia, in cui "c'è un problema molto serio di povertà. Se guardiamo i dati sui consumi è raddoppiata negli anni della crisi nella fascia al di sotto dei 65 anni, e su questo continuiamo a non intervenire in modo sistematico".

Il Presidente dell’Inps aggiunge poi che “nell'ambito del sistema pensionistico permangono forti iniquità, differenze di trattamento macroscopiche anche alla stessa generazione, e su questo fin qui non si è intervenuti”.

Infine, Boeri pone l’accento sul concetto del debito implicito che, a suo avviso, viene probabilmente sottostimato nell’opinione pubblica diffusa. Questo rappresenta “l'insieme degli impegni presi dallo Stato nei confronti degli attuali contribuenti, pensionati e contribuenti futuri. E se si dice che il debito implicito è qualcosa che non ha valore si sta implicitamente dicendo che in futuro si taglieranno le pensioni. […] Se avessimo avuto calcoli del debito implicito negli anni '60, '70 e '80 le 'baby pensioni' non sarebbero state introdotte perché ci si sarebbe resi conto degli oneri pesantissimi che introducevano".[MORE]
 

Carlo Giontella

Immagine da nextquotidiano.it


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