Piacenza: gravissime violenze nei confronti della compagna, la Polizia Municipale lo arresta
Cronaca Emilia Romagna

Piacenza: gravissime violenze nei confronti della compagna, la Polizia Municipale lo arresta

giovedì 30 ottobre, 2014

PIACENZA, 30 OTTOBRE 2014 - E’ stato arrestato dalla Polizia Municipale ieri, mercoledì 29 ottobre poco dopo le 19, un 43enne ecuadoregno pluripregiudicato sul quale erano in corso, da qualche tempo, indagini coordinate dalle Procure di Piacenza e Lodi. [MORE]

Molto pesanti le accuse a suo carico: maltrattamenti, sequestro di persona, minacce aggravate, lesioni personali, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, violenza sessuale e atti persecutori nei confronti della compagna. A sporgere denuncia dopo l’ultima, sconvolgente aggressione subita, è stata la giovane, 30 anni, nata in Ecuador e residente in città insieme al suo aguzzino, con il quale gestisce un’attività commerciale nella zona del quartiere Roma. L’episodio, gravissimo, che ha convinto la donna a mettere fine a una lunga serie di prepotenze, pressioni psicologiche, litigi, minacce e insulti risalte allo scorso mese di agosto, quando una serata trascorsa con gli amici si è trasformata in una notte di terrore. In un accesso d’ira furibondo e incontrollato, l’uomo l’avrebbe colpita con violenti schiaffi e calci al volto e sul corpo, scaraventandola a terra e trascinandola per i capelli sino a caricarla sull’auto, continuando poi a schiaffeggiarla durante il tragitto e a trattenerla con forza per i capelli ogni volta che la vittima tentava di aprire la portiera per fuggire.

Minacciata di morte con un coltello, in una zona boschiva isolata, nei pressi della città, la donna è stata poi costretta ad avere rapporti sessuali. Solo quando il 43enne si è addormentato, la giovane è riuscita a scappare chiedendo aiuto a un automobilista di passaggio. Dal racconto agli agenti della Polizia Municipale, è emersa una situazione che si protraeva da ormai quattro anni: prevaricazioni, violenze fisiche e verbali, uno stato di isolamento che la giovane subiva per il terrore che il convivente potesse fare del male ai suoi figli. In sede di convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lodi ha applicato all’uomo la misura cautelare della detenzione agli arresti domiciliari.

Giovanni Cristiano


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