Picchia e poi dal balcone minaccia di morte la moglie
Cronaca Campania Napoli

Picchia e poi dal balcone minaccia di morte la moglie

giovedì 25 gennaio, 2024

NAPOLI, 25 GEN. - La notte dei carabinieri di Qualiano è iniziata intorno all'una, quando al 112 una voce ha raccontato di un uomo sul balcone di un'abitazione. Urlava e tentava di aprire gli infissi, qualcun altro faceva di tutto per impedirglielo.

Quando i militari sono arrivati all'indirizzo segnalato, l'uomo era ancora lì. Evidentemente ubriaco, secondo i Carabinieri, minacciava la moglie e i figli all'interno. Ne aveva anche per i militari. Gridava che avrebbe sgozzato la moglie e buttato i pezzi in una valigia. Ai carabinieri 'suggeriva' che sarebbe stato meglio arrestarlo o li avrebbe "picchiati e bruciato tutto". Il 56enne è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e minaccia a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe rientrato a casa da solo intorno alle 16. La moglie - avrebbe detto ai figli - era nel garage, riversa a terra priva di sensi. Senza perdere un attimo, i due figli hanno raggiunto la donna e, temendo che le sue condizioni fossero imputabili al padre, l'hanno portata in ospedale. Dimessa dopo qualche ora senza alcuna prognosi, la donna è salita nell'auto del marito arrivato al pronto soccorso dopo qualche minuto. I figli, invece, sarebbero tornati indietro con un'altra macchina. Lungo la strada, però, i due hanno visto l'auto dei genitori ferma con le portiere aperte. La madre era a terra e il padre la prendeva a schiaffi. Soccorsa ancora una volta, la vittima è tornata a casa con i due ragazzi. L'uomo si è allontanato da solo. Poi il rientro. Il 56enne ha provato ad entrare in casa, accompagnando il suo rientro con minacce di morte e insulti. I figli hanno bloccato la porta d'ingresso ma l'uomo non si è arreso. Si è arrampicato fino al balcone e ha provato a entrare dalla finestra della cucina. Bloccata anche quella, il 56enne è rimasto sul terrazzino fino all'arrivo dei carabinieri. Dalla denuncia sarebbero emersi decenni di violenze, oltre 20 anni di matrimonio e vessazioni mai denunciate. Il 56enne è stato portato in carcere, in attesa di giudizio.


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