Referendum, Renzi: "Con il Sì Italia più forte, con il No Paese bloccato"
Politica Calabria

Referendum, Renzi: "Con il Sì Italia più forte, con il No Paese bloccato"

sabato 3 dicembre, 2016

ROMA, 3 DICEMBRE- Ultime battute sul Referendum del 4 Dicembre, che vede tra i protagonisti principali il Premier Renzi, il M5s e la Lega.[MORE]


Ospite nel programma di Enrico Mentana, il presidente del Consiglio ha affermato:” Gli italiani sanno che il 4 dicembre è anche un voto sulla stabilità, la tranquillità, la fiducia nel Paese”.


E, alla Nuvola di Fuksas a Roma, si rivolge agli indecisi, che avranno un ruolo significativo nella vittoria del Sì o del No. E, in caso di vittoria del Sì, dichiara:” Ci sarà un Paese più forte, il più forte d’Europa” mentre, se vincesse il No “rischiamo un salto nel vuoto” e un Paese “bloccato”.


Il M5s ribatte da vicino, dal corteo dalla basilica di San Paolo alla Bocca della verità e rassicura gli elettori: “Mercati e opinione pubblica non si spaventano: se il M5s va al potere non succede nulla”.                               Nei prossimi sette giorni “ci giochiamo tutto”, e se vince il No, continua Grillo, il M5s ha intenzione di recarsi al Colle per chiedere le elezioni anticipate: “Deciderà il Presidente della Repubblica”.


Contrari a Grillo sono il ministro Alfano, che si impunta: ”Comunque vada, non ci dovrebbero essere conseguenze sul Governo perché il referendum è importante ma non il tutto per il governo.” E il ministro PD Franceschini, che ritiene importante che il premier rimanga al suo posto, in quanto bisogna tenere il Paese al riparo dall’instabilità.


Della stessa opinione di Grillo è Graziano Delrio, che ha detto:" Bisognerà rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica che deciderà il da farsi".


E lo stesso Renzi risponde:” Il referendum ha valore politico ma non è sul governo”, e, se si sta al merito del quesito, il Sì vincerebbe anche con i voti del MoVimento, perché, tra referendum alle proposte di legge popolare, esaudisce alcune richieste del “Vaffa Day” e attacca i Cinque stelle:” Grillo mi ha sempre fatto ridere” e fa riferimenti a Di Maio: “Si sciacquino la bocca quando parlano di deriva”, a Di Battista “Ha detto ‘è una truffa’ ma non si riferiva alle firme false” e al sindaco Raggi:”Non vuole sedere in Senato? Inizi a fare il Sindaco”.


Per quanto riguarda il post referendum, Renzi non da adito a ipotesi ma ribatte:” Non rimango lì per il gusto di occupare una seggiola” e cita alcune conseguenze in caso di vittoria del No, (dove il Paese rimarebbe “bloccato” dal “trionfo della burocrazia”) come per esempio il ricorso di una sola regione possa bloccare “il taglio delle partecipate”.


A suo favore interviene anche il ministro Boschi:” Non è la stessa cosa avere in Europa una leadership forte come quella di Renzi o instabilità e un governo chissà quale. Non mi arrendo all'idea di un governo tecnico.”


Arrivano attacchi alla riforma e ai suoi fautori e sostegni alla stessa da tutta Italia: tra i sostenitori Family Day, che temono il rischio del “suicidio assistito e procreazione artificiale per i gay” in caso di vittoria del Sì, alle tre tappe di Renzi a Genova, Savona e Roma, il presidente del consiglio replica: “Agli attacchi rispondiamo con il sorriso. E andiamo a cambiare l’Italia”.

(foto da La Nazione)

Eleonora Ranelli


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