Ast, «Messaggio al personale» di Lucia Morselli
Cronaca Umbria

Ast, «Messaggio al personale» di Lucia Morselli

giovedì 20 novembre, 2014

TERNI, 20 NOVEMBRE 2014 – Sulla vertenza Ast il negoziato tra azienda e sindacati riprenderà al ministero dello Sviluppo economico (Mise) il prossimo mercoledì, appuntamento concordato a margine dell’ennesimo e lungo confronto di ieri, terminato poco dopo la mezzanotte.

“Messaggio al personale” dell'amministratore delegato di Ast

Lucia Morselli, l’amministratore delegato delle acciaierie ternane, ritenendo «opportuno fornire un quadro informativo sulla situazione», si è rivolta direttamente al personale attraverso un comunicato affisso la notte scorsa ai cancelli dello stabilimento, in cui «conferma l’impegno della ThyssenKrupp a rilanciare AST come produttore di riferimento di acciaio inox nel mercato europeo e conferma come la stessa ThyssenKrupp non abbia intenzione di iniziare alcun processo di vendita di AST».

Nel documento, di quasi due pagine, la Morselli sottolinea «l'intenzione di mantenere l'integrità del sito produttivo di Terni escludendo qualsiasi ipotesi di smantellamento di impianti».

«Nei prossimi due esercizi - si legge - saranno in funzione entrambi i forni. L’obiettivo è quello, nonostante i risultati negativi degli ultimi sei anni, di dimostrare come sia possibile arrivare a un ragionevole livello di profittabilità» e «se il mercato ne giustificherà l’utilizzazione, i due forni continueranno a operare insieme».

«È per questo - prosegue - che è essenziale che nel corso dei due prossimi esercizi venga fatto ogni sforzo per raggiungere i necessari livelli di efficienza ed i conseguenti livelli di risparmio di costi che sono stati fissati in una riduzione di circa 100 milioni di euro».[MORE]

Quanto alle riduzioni, «figura un risparmio del costo del lavoro di circa 30 milioni di euro che AST ha pianificato di raggiungere con 290 esuberi e una riduzione dell’onere del contratto integrativo per circa 14 milioni di euro. Sono sacrifici molto dolorosi ma, dagli esuberi, vanno dedotti 165 colleghi che, ad oggi, hanno già pianificato di lasciare l’azienda e, per quel che riguarda l’integrativo, il sacrificio è richiesto perché riduce di 260 il numero complessivo degli esuberi, come inizialmente previsto, consentendo così ad AST di mantenere un organico strutturato per una capacità produttiva di circa un milione di tonnellate».
Inoltre, l’azienda «ha deciso di sostenere i colleghi che intendono risolvere il loro rapporto di lavoro con un contributo straordinario di 80 mila euro».

L’ad esprime infine la sua preoccupazione per gli «effetti che la prolungata chiusura aziendale sta avendo sul futuro dell’azienda», augurandosi che «presto l’azienda possa ritornare alla normale operatività».

Domenico Carelli

(Foto: quotidiano.net)


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