USA: previsioni PIL in calo, pressione su Fed sui possibili cambi dei tassi di interesse
Economia Lazio

USA: previsioni PIL in calo, pressione su Fed sui possibili cambi dei tassi di interesse

giovedì 18 agosto, 2016

NEW YORK, 18 AGOSTO - Nuovi dubbi aleggiano sull'economia americana, che si appresta ad affrontare, assieme al resto del paese, l'incertezza delle elezioni presidenziali in autunno. È Moody's a parlare, in una nota diffusa il 18 Agosto, dove si parla anche di un possibile cambio dei tassi di interesse da parte del Federal Reserve System.

PIL in discesa da +2.0% a +1.7%, dato dalla contingenza dell'attualità americana. Ma soprattutto a causa del cambio di vertici che avverà a breve negl Stati Uniti. Se, da un parte, la continua stagnazione e la debole crescita economica che caratterizzano l'Europa, assieme alle grandi difficoltà politiche dell'Unione compongono una delle situazioni più difficili che il Vecchio Continente abbia mai vissuto nei suoi anni di storia, gli Stati Uniti viaggiano in acque molto più tranquille.

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L'economia è comunque in crescita di diversi punti, ma ciò che fa più paura per i mercati e le agenzie di rating come Moody's è il futuro politico. Il confronto è tutto Clinton contro Trump. Sebbene la Clinton pare sia la favorita negli ultimi sondaggi, Trump è comunque in corsa. Troppi scandali hanno segnato le primarie ed ora le elezioni. Trump ha fatto del suo istrionismo un tratto distintivo della sua campagna elettorale. Ha pagato la sua strategia dell'attacco nelle primarie, ora molto meno nel confronto diretto con la Clinton, dato che Trump è solitamente sotto attacco per le sue affermazioni, che deve sempre ritrattare. La ex first lady di Bill, in vantaggio, ha ricevuto critiche sull'annosa questione mail, con le quali avrebbe parlato di temi di sicurezza nazionale su server privati, quando era segretario di Stato. Poi i Democratici, presi d'assalto da diversi attacchi cibernetici, che avrebbe esposto il piano del partito per favorire la Clinton nei confronti dell'avversario Sanders.

Le elezioni di Novembre non saranno, quindi, delle solite elezioni. Tutto è ancora da decidere, è l'incertezza regna sovrana. Da qui, Moody's ha rivisto le previsioni di crescita. Ma il passo più importante è la possibilità che la Fed cambi i tassi di interesse sul denaro. Si parla già di Settembre. È stato proprio William Dudley, il presidente della Fed di New York, il primo a ventilare una ipotesi del genere. Posizioni contrastanti all'interno della stessa Fed, dato che James Bullard, numero uno di Fed Sain Louis, ha subito smentito Dudley per una soluzione a così breve termine.

''E' appropriato continuare a lasciare le opzioni aperte e mantenere la flessibilita' di aggiustare il tiro sulla base delle informazioni economiche'' questo afferma la Fed nei suoi verbali, ma le ultime dichiarazioni sono segno della spaccatura all'interno di essa su questo argomento. Ma i primi a perdere da questa situazione sono i mercati, che segnano tutti rosso. Tra dichiarazioni britanniche sulla Brexit, note di Moody's, Fed e le altre notizie, i mercati continuano in una spirale rossa che li caratterizza il loro andamento medio da mesi ormai. 

Leonardo Cristiano 

immagine da: wallstreetitalia.com


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