Val di Susa, candelotto ferisce un veneziano
Cronaca Piemonte

Val di Susa, candelotto ferisce un veneziano

lunedì 4 luglio, 2011

Torino, 24 Luglio -  Ennesimo contuso durante gli scontri tra polizia e manifestanti nella Val di Susa, in provincia di Torino. A essere ferito, questa volta, è un veneziano di diciannove anni.

Drammatico il racconto del consigliere comunale Beppe Caccia, che spiega come il giovane sia stato colpito in pieno petto e da distanza ravvicinata da un agente con un candelotto lacrimogeno. Ora il ragazzo è ricoverato e le sue condizioni sono molto serie.[MORE]

Appare difficile non condividere le parole di Beppe Grillo quando parla di "prove tecniche di dittatura". D'altra parte sono diversi gli esperti che hanno avvalorato le loro ragioni  per dire no ai Treni ad Alta Velocità per il trasporto merci. Tra questi possiamo ricordare Marco Ponti, il quale spiega che l'opera, dal modico prezzo di 22 miliardi, intaccherebbe in modo pesante il patrimonio naturale della Val di Susa, oltre a essere sostanzialmente un'operazione di scarsa utilità, in quanto il trasporto merci in tali modalità è sempre più in calo.

Ma si parla di appalti truccati, aziende condannate e colluse con la mafia, indagini in corso. Perchè scandalizzarsi? E' tutto normale in fondo. Come è normale che la popolazione, scommetto, adeguatamente informata e chiamata alle urne con il referndum, ora che ci ha preso la mano, gli farebbe "un quorum" così. Continua dunque questa smania di spendere, manco navigassimo nell'oro, in opere dal nome quanto altisonante quanto sterile e privo di sostanza.

Non è nemmeno una questioni di partiti, dal momento che la militarizzazione della Valle è stata appoggiata ugualmente da PDL, PD, Lega (come dimostrazione dell'amore per il nord, probabilmente) e dai vari partitucoli dell'area di centro.

E poi ci sono i poliziotti. Ogni volta che si tocca questo tasto, come può non venire alla mente la celebre poesia di Pasolini, "il PCI ai giovani"?

Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.

Già. si parla sempre degli sbagli della polizia, che ovviamente ci sono, ma forse bisognerebbe indagare più a fondo. Girovagando per la rete è infatti possibile venire a conoscenza del fatto che spesso i poliziotti mandati "alla guerra" contro i manifestanti sono scelti proprio per le loro caratteristiche bellicose, per la loro attitudine alla violenza e soprattutto per la malleabilità delle loro menti, alle quali viene inculcato quanto sia giusto punire i manifestanti, quasi sempre (basta farsi un giro su Youtube) solo vittime. Non è un caso che questi stessi poliziotti siano emarginati anche all'interno del loro stesso corpo.

Su tale argomento vorrei segnalare un video del quale sono venuto a conoscenza ieri, che trovate qui sotto, dove si vede una donna, una madre, che, semplice e umile, si rivolge ai poiliziotti, invitandoli non allo scontro, ma all'informazione e all'abbandono della violenza.

 

Paolo Rebellato


Autore
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