Via i sacchetti di plastica. Italia modello virtuoso per l'Europa
Salute

Via i sacchetti di plastica. Italia modello virtuoso per l'Europa

giovedì 29 settembre, 2011

ROMA, 29 SETTEMBRE 2011 - Non capita molto spesso in materia ambientale, ma ogni tanto anche l'Italia ha qualcosa da insegnare al resto d'Europa. Ad essere considerato un modello virtuoso dai cittadini europei è la normativa con la quale il nostro Paese ha messo al bando gli shoppers di plastica, prevedendo l'utilizzo esclusivo delle buste biodegradabili. Un provvedimento - contenuto nella Finanziaria del 2007 - in vigore dal 1 gennaio di quest'anno nonostante l'opposizione delle aziende produttrici.[MORE]

A confermare la bontà della scelta italiana è una recente consultazione pubblica promossa dalla Commissione Europea, con la quale - tra maggio e agosto - è stato chiesto il parere di circa 15 mila cittadini comunitari in merito alla possibilità di mettere al bando gli shopper di plastica in tutta Europa. La stragrande maggioranza dei cittadini si è espressa a favore del bando, ritenendosi favorevole all'estensione del divieto di utilizzo in tutto il territorio comunitario.

«Cinquant’anni fa le borse di plastica monouso quasi non esistevano – ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo responsabile per l'ambiente - mentre oggi ce ne serviamo per pochi minuti e poi lasciamo che inquinino il nostro ambiente per decenni. Ma gli atteggiamenti sociali stanno mutando ed esiste un diffuso desiderio di cambiamento. Per questo stiamo esaminando tutte le possibilità, fra cui quella di vietare le borse di plastica per la spesa in tutta Europa. Abbiamo bisogno dei pareri del maggior numero possibile di persone per arricchire le nostre analisi scientifiche e contribuire a definire la nostra strategia su una questione che sta soffocando il nostro ambiente»

L'UE ha ritenuto, quindi, necessario consultare i cittadini chiedendo loro quale fosse il metodo migliore per invertire la tendenza e per limitare l'utilizzo degli shopper di plastica e la loro conseguente dispersione nell'ambiente. Il 78% degli interpellati si è dichiarato molto d'accordo o d'accordo (agree/strongly agree) con la necessità che ad occuparsi di questo problema a livello normativo sia l'Unione Europea. Oltre il 70% ha, inoltre, ritienuto che il provvedimento migliore sia la messa al bando dei sacchetti di plastica in tutta Europa.

Punto di partenza di questa consultazione è la constatazione che annualmente ogni cittadino dell'UE consuma in media 500 borse di plastica per la spesa, la cui produzione annua è parti a circa 3,4 milioni di tonnellate. “Il peso e le dimensioni ridotte delle borse di plastica – si legge nella documentazione presente sul portale della Commissione Europea - fanno sì che sfuggano ai sistemi di smaltimento dei rifiuti e finiscano nell'ambiente marino, dove possono impiegare centinaia di anni per decomporsi”. Il danno per l'ambiente è, quindi, piuttosto evidente. Solo nel Mediterraneo si calcola che siano presenti circa 500 tonnellate di plastica.

Serena Casu


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