20 marzo, la "Giornata Mondiale della Felicità": Norvegia Paese più felice, Italia 48esima
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20 marzo, la "Giornata Mondiale della Felicità": Norvegia Paese più felice, Italia 48esima

lunedì 20 marzo, 2017

ROMA, 20 MARZO – Sarà un caso che la Giornata Mondiale della felicità sia proprio il 20 di marzo? L’inizio della primavera, l’aria più calda, i colori più forti e le giornate finalmente più lunghe, ed è subito il giorno dell’anno in cui celebrare l’essere allegri e spensierati. [MORE].


L’invito ai festeggiamenti arriva dalle Nazioni Unite, che hanno indetto la celebrazione in questa data, e anche quest’anno hanno diffuso la lista dei Paesi più felici, stilando la classifica in base a parametri come salute della popolazione, la cura della persona, il reddito, la generosità, l’onestà, il senso di comunità e il buon governo.

In cima alla classifica della felicità troviamo la Norvegia, incoronata come il Paese più felice del mondo, a seguire la Danimarca , l’Islanda, la Svizzera, la Finlandia e i Paesi Bassi. Gli USA scendono al 14esimo posto, la Germania è stabile al 16esimo, il Regno Unito 19esimo mentre la Francia si piazza al 31esimo posto. Per quanto riguarda l’Italia c’è un miglioramento rispetto allo scorso anno: recupera due posizioni ed arriva al 48esimo posto (dopo l’Uzbekistan ma prima della Russia).

La Norvegia è al primo posto per la grande fiducia che i cittadini hanno nei confronti del loro Governo: le sue politiche ambientali e lungimiranti e l’impegno civico, soddisfano e rendono appunto felici i norvegesi.
Dalla ricerca si nota che la felicità non è legata alla ricchezza di un Paese, infatti la Cina non è più felice di 25 anni fa, e soprattutto gran parte dell’Africa sta migliorando mentre gli Stati Uniti stanno diventando sempre più tristi. Corruzione, instabilità politica e poca fiducia nei Governi hanno determinato le vittoria dei paesi del Nord Europa, dove questi fenomeni sono meno sentiti e diffusi rispetto al resto del mondo occidentale.

Non sorprende che a chiudere la classifica ci sia la Siria, territorio distrutto e martoriato dalla guerra, preceduta da Burundi e Tanzania, dove la povertà e la dittatura distrugge ogni sentimento di felicità delle popolazioni.

Maria Minichino

(fonte immagine norvegiaontheroad.it)


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